Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono partiti da Brindisi in nottata per fare ritorno in India.

Dovranno rispondere dell’uccisione di due pescatori scambiati per terroristi.

Erano a bordo dell’Enrica Lexie, per svolgere servizio di sicurezza antiterrorismo e antipirateria, quando avvenne l’incidente. Furono arrestati il 14 febbraio dell’anno scorso.

Poi, a febbraio di quest’anno, ai due marò era stato concesso di tornare in Italia per le elezioni. Alla vigilia del loro ritorno in India il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, dichiarò che non si sarebbe dato luogo a quel ritorno e che i due sarebbero stati processati in Italia. Il caso internazionale che ne è conseguito si è risolto con la partenza odierna di Girone e Latorre per l’India. Ai due marò è stato garantito il rispetto dei diritti fondamentali: per esempio, non saranno condannati a morte.

Sul piano politico è stato il presidente del Consiglio a correggere la decisione del ministro Terzi.

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