Il gruppo G&G aprirà a Martina Franca un ufficio. Sarà quello il centro operativo del nuovo polo agroalimentare che l’imprensidore bresciano dell’agroalimentare, Francesco Ghirardini, intende creare nel nostro territorio. Già proprietario di Borsci, mira alla centrale del latte di Taranto e alla cantina sociale di Locorotondo e non per fare il pigliatutto di aziende decotte ma con grandi potenzialità e prestigio (“se c’è chi condivide il mio progetto mi contatti, possiamo lavorare insieme”) quanto perché “ci sono eccellenze in questo territorio”.

Se n’è accorto un bresciano, non gli imprenditori locali. Purché qualcuno se ne sia accorto.

“Il problema è, per esempio per la centrale del latte di Taranto, commerciale. La centrale del latte ha mercato solo in una parte della città. Bisogna potenziare quell’aspetto innanzitutto, perché puoi fare la cosa migliore del mondo ma se non la vendi…”

Direttore generale di questa impresa, il martinese Martino Miali.

Un rilancio è da sostenere, al di là del caso specifico. E non deve riguardare solo la trasformazione o la commercializazione, quanto la produzione. Da cluni giorni è in atto la protesta a oltranza degli allevatori, nella loro “guerra dei forconi”. Si trovano a San Basilio, fra Mottola e Castellaneta. Sono i produttori di latte del nostro territorio, che non possono più reggere il costo miserevole che viene corrisposto loro per la produzione di latte. Si appellano alle istituzioni, affinché qualcuno ascolti le loro giustissime lamentele.

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