Cresce l’attesa per lo spettacolo “Lo sfascio”, con Nicolas Vaporidis, in programma il 22 gennaio

Stasera terzo appuntamento con la Stagione Teatrale del Comune di Martina Franca organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. “Dopo il ritorno nella sua città natale di Clarizio Di Ciaula – si legge nella nota stampa diffusa dall’amministrazione comunale – che ha portato in scena “L’orso Cecè”, un altro martinese sarà alla regia del prossimo spettacolo teatrale in programma per mercoledì 15 gennaio, alle ore 20.30 (sipario alle 21.00) al Teatro Verdi di Martina Franca. La compagnia “le Quinte”, diretta dal regista Pasquale Nessa, torna a calcare la scena con lo spettacolo “L’Avaro”, una delle commedie più note e apprezzate di Molière, che ci ricorda, attraverso la storia di Arpagone, cosa significa non dare al prossimo, non servirlo, non amarlo e soprattutto non rispettarlo”. Il riadattamento del testo è curato da Pasquale Nessa e Teresa Lofrumento. Gli attori impegnati nello spettacolo saranno Andrea Muscato, Gianni Lenoci, Piero Notarnicola, Simona Candita, Livia Mariella, Osmanno Montanaro, Teresa Lofrumento, Matteo Gentile, Arianna Mazza, Marcella Semeraro, Serena Berni, Francesco Pastore, Giuseppe Recchia, Giulia Terraciano, Graziana Marraffa, Gianmario Turnone, Marco Tagliente, Ludovico Semeraro, Mariantonietta Dimarco, Alessia Pulito, Jany Indelicato. Aiuto regia: Elina Semeraro. Direttore di scena: Giusi Saponaro. Disegno luci: Radice Ceglie, Aldo Putignano. Responsabile di Produzione: Gianni Carbotti. Consulenza musicale: Maurizio Pezzulla. Ufficio stampa: Matteo Gentile. Foto di scena di Sergio Moccia. Regia, scene e costumi di Pasquale Nessa.

“Nel frattempo – prosegue la nota stampa dell’amministrazione comunale – cresce l’attesa per lo spettacolo del 22 gennaio quando debutterà a teatro, fra le atmosfere noir degli anni ’70, il noto attore, amato soprattutto dalle giovanissime, Nicolas Vaporidis con lo “Lo sfascio”. Lo spettacolo, diretto da Saverio Biagio e Gianni Clementi, attraverso un linguaggio forte e crudo ricostruisce l’ ambiente borderline romano degli anni 70 portando alla ribalta anche un altro tema, esploso nelle cronache odierne: quello della donna trattata come oggetto. Per informazioni sugli abbonamenti è possibile rivolgersi al botteghino del Teatro Verdi (Piazza XX Settembre, 5 – tel. 080.4805080) che sarà aperto tutti i giorni, escluso il mercoledì, dalle ore 17,30 alle 22,00”.

 

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