Il tribunale si pronuncia oggi sulle richiesta delle difese per gli indiziati d’omicidio, furti e rapine. I tre martinesi Nico D’Aversa, Giuseppe Montanaro e Andrea Luprano sono in carcere ormai da tre settimane abbondanti, dopo le ordinanze nei loro confronti seguite al fermo di palizia del 27 maggio scorso. Il reato più grave per cui sono indiziati è legato alla morte di Marianna Brigida, la notte tra il 6 e il 7 maggio. L’anziana morì nella sua casa di via Manzoni, centro storico martinese. Ma ci sono, a vario titolo, anche le contestazioni di furti (come quella del gasolio dagli scuolabus parcheggiati nell’area esterna dello stadio Pergolo) e rapine, come quella nei confronti di un anziano, nella sua abitazione in via Massafra, malmenato tanto da dover essere ricoverato in ospedale.

Ci sono altri due nuovi indagati, nel frattempo. Sono a piede libero.

Oggi la decisione del tribunale riguarda chi si trova in carcere. Nico D’Aversa è difeso dall’avvocato Martino Bruno; Giuseppe Montanaro, da Vito Cito. Il legale di Andrea Luprano è Donato Muschio Schiavone.

I due nuovi indagati sono invece difesi da Gaetano Vitale.

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