Il magistrato ed ex sottosegretario al Ministero dell’Interno parlerà del crescente consenso sociale verso le organizzazioni mafiose

Il consenso sociale alle mafie, attraverso la copertura dei latitanti, fino alle canzoni apologetiche dei mafiosi. Questo uno dei temi del volume “Irrispettabili” di Alfredo Mantovano, che sarà presentato a Martina Franca il prossimo 24 marzo. Un volume in cui alla descrizione del consenso segue la diagnosi e si conclude con la terapia. Di seguito la nota stampa diffusa dall’amministrazione comunale:

Alfredo Mantovano, magistrato ed ex sottosegretario al Ministero dell’Interno, presenterà a Martina Franca il suo libro:“Irrispettabili – il consenso sociale alle mafie”.

L’iniziativa, che si svolgerà lunedì 24 marzo 2014 alle ore 18.00 nella Sala degli Uccelli di Palazzo Ducale, è organizzata dal Comune di Martina Franca – Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali, in collaborazione con il Presidio del Libro di Martina Franca e Cronache Martinesi.

Interverranno: Antonio Scialpi, Assessore alle Attività Culturali, Matteo Pizzigallo, Presidente dell’Associazione Culturale “Nuova Europa”, e Pietro Andrea Annicelli, direttore di Cronache Martinesi.

Il volume porta in primo piano un tema preoccupante: quello del crescente consenso sociale verso le organizzazioni mafiose nelle zone in cui tali forme criminali sono tradizionalmente presenti.

Lo si affronta distinguendo tre aspetti: –la descrizione del fenomeno, che identifica con esempi concreti le principali manifestazioni del consenso (dalla copertura dei latitanti, all’uso delle devozioni popolari, alle canzoni apologetiche dei mafiosi, fino alla raffigurazione scenica suadente degli stessi mafiosi); lo sforzo di comprendere le ragioni del consenso, la diagnosi; e, infine, la terapia, cioè le buone pratiche da diffondere per recuperare consenso alle istituzioni. Gli spunti contenuti nel volume sono un punto di partenza per decisioni chiare e forti. Da parte di chi non è mafioso e non ha ruoli istituzionali, e tuttavia può essere chiamato a operare una scelta: in banca, a scuola, in parrocchia, in un concerto, in un campo di calcio. Può apparire singolare che su questi fronti si giochi la partita della liberazione dell’Italia dalle mafie: ma sono i fatti a rendere ciò drammaticamente esplicito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a usare questo sito, siete d'accordo con l'uso dei cookie. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close