Le parole del conduttore, testimonial di Terre des Hommes, prima dell’inaugurazione della sua mostra fotografica

Beppe Convertini oggi sarà a Martina Franca per una giornata da dedicare alla solidarietà. Alle ore 17 sarà a Palazzo Ducale per la conferenza stampa con la quale il presidente di Terre des Hommes presenterà tutte le attività sostenute dalla Fondazione; alle ore 18 inaugurerà la mostra fotografica dal titolo “Un girotondo di pace…sulla via di Damasco” e racconterà la sua esperienza in un campo siriano, mentre alle 21 presenterà una serata di beneficenza al Teatro Verdi, dedicata a raccogliere fondi per Terre des Hommes, di cui l’attore è testimonial. Ma prima di questa intensa giornata, Beppe Convertini ha inviato alla nostra redazione un suo testo, in cui racconta la propria esperienza nella Terra dei Cedri. Queste le sue parole, una sorta di diario di bordo:

“Nel giorno d’arrivo nella ‘ terra dei cedri’ un doppio attentato kamikaze a Beirut con tanti morti e devastazione mi fornisce l’idea che questa missione umanitaria per Terre Des Hommes sarebbe stata molto rischiosa considerando che il mio viaggio sarebbe proseguito per Aarsal al confine con la Siria, dove le truppe di Assad bombardano i profughi siriani che tentano la fuga in Libano..

Diversi posti di blocco, non solo a Beirut completamente militarizzata e con carri armati in assetto di guerra, ma su tutto il percorso che mi porta in questa no man’s land( terra di nessuno) al confine con la Siria, nel centro di prima accoglienza allestito da Terre Des Hommes dove arrivano migliaia di bambini, molti di loro orfani di entrambi i genitori, martiri di una condizione senza senso come la guerra.

I ragazzi mi mostravano le foto dei loro genitori morti sotto le macerie di una casa distrutta dalle bombe, chi e’stato costretto a indossare la divisa ed impugnare un mitra, chi mi raccontava di aver visto il proprio fratello morire in combattimento. Gli adolescenti che ho conosciuto sembravano molto più grandi, perché la guerra li ha fatti crescere più in fretta e nei loro occhi l’orrore di tutta la tragedia Siriana.

Una grande dignità e compostezza nel racconto di ogni memoria vissuta se pur nel dolore…Nel dramma sono stato rapito dalla gioia e dalla tenerezza dei più piccoli che mi hanno regalato con i loro sorrisi dei momenti indimenticabili più di quello che io ho potuto fare per loro.

Il mio tempo l’ho dedicato ad aiutare gli uomini e gli straordinari volontari e cooperanti a caricare e scaricare aiuti e a costruire dei rifugi che possano riparare dal gelo e dalle intemperie dell’inverno perché nelle tende ovviamente senza acqua, luce e riscaldamento è durissima sopravvivere..Ma soprattutto l’ho dedicato ai bambini giocando a girotondo, nascondino e studiando insieme la matematica e l’inglese: i gesti dicevano più di mille parole, alcune volte è bastato davvero uno sguardo o una carezza per sentirsi parte di loro…ero emozionato quando facevano a gara per stringermi la mano o per darmi un bacio, in quel momento pensi di aver perso del tempo nella tua vita dietro alla futile quotidianità.

Mi hanno accolto come se fossi una persona speciale solo perché ho dedicato loro il mio tempo, sentire il loro affetto e vederli gioire e divertirsi mi ha riempito il cuore…

Nulla più mi spaventava a quel punto, nè le bombe nè i kamikaze, perché mi sono sentito ‘vivo’ come poche volte nella vita…Porterò nel mio cuore i loro sguardi e i loro sorrisi ed ogni giorno che passerà avrò sempre un pensiero per i miei piccoli Siriani…”

Un pensiero su “Beppe Convertini racconta la sua esperienza nella “terra dei cedri””
  1. CRITICA: Hanno riempito la sala anche con i genitori e famigliari di bambini della scuola elementare Chiarelli.
    Uno dei temi trattati abuso sulle donne (stupro) che di tanto artistico non c’era nulla, ma subito dopo il tema delle Burlesque con sfilata di donne vestite a play boy . Il tutto trattenendo i bambini fino a fine serata. Chissà come mai.Parlo da genitore di due bambine : i bambini dopo una giornata intera alle nove sono già a letto.Su una serata intera i bambini e il maestro di musica sono stati i migliori e i più apprezzati dal pubblico.

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