Si apre bene la settimana da un punto di vista ambientale: nella giornata del 21 gennaio è partito, ufficialmente, il servizio di raccolta differenziata nelle scuole di Martina Franca.

Lo scorso 8 gennaio è stato presentato il progetto “Siamo una classe differente”, un sorta di concorso a premi per sensibilizzare i giovani alla cultura differenziata. Quattordici scuole coinvolte e settemila studenti parteciperanno a questa sana competizione, che comporterà la vincita per la scuola più “differente” di premi interessanti quali: macchine fotografiche e altri apparecchi digitali.

Secondo le direttive generali, ogni scuola dovrà essere dotata di tre contenitori colorati e separati per la raccolta della carta, della plastica e delle lattine. Ogni giorno gli addetti delle pulizie si incaricheranno di versare il contenuto degli scatoloni dei corridoi negli appositi grossi contenitori colorati. Successivamente un funzionario della Tra.de.co. si occuperà di raccogliere settimanalmente a turno la carta, la plastica e le lattine. Il tutto sarà annotato dallo stesso su un registro, in cui sarà riportato il peso complessivo per tipologia di rifiuto di ogni singola scuola. La sommatoria mensile è utile ai fini della competizione tra gli istituti.

Agli studenti sarà affidato l’incarico di un giornale quadrimestrale (febbraio e maggio), in cui verranno annotati i risultati e le osservazioni sulla raccolta differenziata. Agli stessi studenti sarà affidata la responsabilità di vigilare sul servizio, infatti ogni scuola avrà una Commissione composta da alcuni alunni che verificheranno l’adempienza a tale obbligo.

Il fine dell’iniziativa è quella di contribuire alla creazione di un ambiente più vivibile, coinvolgendo non solo gli studenti ma anche le loro famiglie. Si mira a promuovere un principio di legalità che obbliga al rispetto di sé stessi, degli altri e di tutto ciò che ci circonda. L’iniziativa comporta inoltre dei risvolti economici, infatti la selezione razionale dei rifiuti consente di abbassare i costi di produzione.

Si è scelta la scuola come prima tappa di educazione ambientale per poi giungere in tutta la città, in quanto si spera nelle nuove generazioni. Ai giovani viene affidato il compito di farsi portavoce di una nuova coscienza civile, facendo recepire successivamente il loro pensiero a tutti i cittadini.

Per ora dovremmo attendere la fine di febbraio per venire a conoscenza dei primi risultati, non resta quindi che augurare a tutti gli studenti una buona raccolta: che vinca il migliore.

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