La prima iniziativa di Damiano Nicolella, dinamica guida turistica martinese per il nuovo anno è il prosieguo della battaglia cominciata già gli scorsi anni per la salvaguardia e la valorizzazione della chiesetta rupestre di Cristo alla Grotta. Questo sabato la cappella, di origine medievale con una struttura soprastante del XVI secolo, completamente affrescata e pressoché affogata fra i palazzoni circostanti, sarà aperta dalle 15.00 alle 18.00 con un servizio guida, tenuto da Nicolella, e una raccolta fondi per i lavori di restauro più urgenti.
«La chiesetta, da cui parte la Settimana Santa martinese con l’esporre il seicentesco “Cristo Morto” – riferisce Damiano – versa in uno stato di degrado avvilente. Gli affreschi interni, di scuola carelliana, stanno scomparendo mangiati dalle infiltrazioni d’umido dal tetto, una pregevole croce penitenziale (di quelle impiegate nella Via Crucis) di fattura lignea è seriamente danneggiata dai tarli come pure altri arredi, mentre per fortuna con le offerte raccolte nel corso degli anni si è restaurata la statua del Cristo. Cercheremo, con questa ed altre iniziative, di raccogliere almeno la somma di 500 euro per impermeabilizzare il tetto ed evitare così che l’umido danneggi ulteriormente le pitture. Ma non basta. Occorre una segnaletica turistica che guidi i visitatori fino all’ingresso, alcuni volontari che la tengano aperta almeno la domenica, un lavoro generale di restauro che le ridia finalmente dignità, in quel luogo dove i martinesi di una volta si recavano a meditare i dolori del Redentore».

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