Previsioni nere anche in Puglia sul fronte dei saldi che partiranno il 4 gennaio prossimo. Secondo le stime del Codacons, solo il 35% delle famiglie della regione prevede di fare qualche acquisto. Secondo l’associazione dei consumatori, le vendite sul territorio in regime di saldi segneranno una riduzione media compresa tra il 10 e il 15% rispetto ai precedenti saldi invernali, e la spesa media delle famiglie durante gli sconti non supererà quota 200 euro. Tuttavia, come ogni anno il Codacons diffonde il decalogo con i 10 consigli d’oro per evitare fregature durante i saldi e fare acquisti in tutta sicurezza.
1)    Conservare sempre lo scontrino: il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2)    Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3)    Girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
4)  Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio. Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.
5)    Diffidare degli sconti superiori al 50%. Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6)    Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce gia’ il prezzo o la qualita’ in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7)    Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8)    Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalita’ del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9)    Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10)    Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

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