La richiesta fatta dalla CIA di Taranto al Governo per rilanciare un settore che nel 2013 ha perso 368 aziende

Il 2013 è stato un anno davvero difficile per l’agricoltura pugliese e, nello specifico, per quella nella provincia di Taranto. A confermarlo i dati diffusi dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Taranto nel corso della conferenza stampa di stamattina presso la Camera di Commercio Cittadella delle Imprese, Sala del Mare. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i dati dell’annata agraria 2013 e le prospettive per l’anno 2014. Di seguito la nota stampa diffusa dalla Cia:

L’annata agraria 2013 è stata difficile poiché sono rimasti quasi intatti i fattori di criticità rivenienti dagli anni precedenti. Iniziamo col dire che anche il 2013 si è caratterizzato per il segno negativo nel saldo delle iscrizioni/cancellazioni presso la Camera di Commercio di Taranto; infatti, a fronte di 303 richieste di iscrizione, vi sono state 671 richieste di cessazione con un saldo negativo di –368. Il dato complessivo delle aziende agricole iscritte nel REA (repertorio economico amministrativo) della Camera di Commercio al 31 dicembre 2013 è di 11.332; si tratta del secondo settore dal punto di vista numerico. Il Valore Aggiunto dell’intero comparto (agricolo ed agro-alimentare) ha fatto registrare nel corso dell’anno 2013 un decremento del -0,99% (in valori assoluti si è passati da 520 milioni di euro del 2011/2012 a 516 milioni di euro del 2012/2013). Il dato negativo è stato attutito grazie all’export del nostro agro-alimentare, che continua a mietere successi a livello internazionale. Ovviamente per il 2013 abbiamo dovuto registrare una battuta d’arresto anche a causa dei noti problemi generati dall’Ilva. Nonostante ciò, l’export si colloca al secondo posto in Puglia dopo quello di Bari e al decimo posto in Italia, testa d’ariete fra i prodotti del nostro paniere provinciale è costituito dal vino.

Per quanto riguarda i costi, anche nel 2013 è continuata ‘l’escalation’ dei rincari su tutte le principali voci di costo; in particolare, possiamo notare che i maggiori rincari si sono registrati per i mangimi +15,2%, per i mezzi meccanici +15%, per gli energetici +9% e per i carburanti +7%. La bilancia dei prezzi è stata mantenuta da alcuni prodotti particolari del nostro sistema agro-alimentare, come il vino, l’olio, gli ortaggi etc; purtroppo, su molte altre colture permane il segno meno, soprattutto a causa della congiuntura interna, degli effetti della crisi che per alcune colture, addirittura, ha fatto registrare un vero e proprio crollo dei consumi con conseguente speculazione sui prezzi. Un dato molto importante riguardante il nostro vino ed il nostro olio è la percentuale di prodotto imbottigliato rispetto al prodotto venduto sfuso che di anno in anno aumenta in modo significativo. L’agricoltura della provincia di Taranto, inoltre, è uno dei settori che maggiormente assorbe manodopera a livello provinciale, circa 30.000 braccianti, con oltre 4.000.000 di giornate movimentate, la cui gran parte, ovviamente, si sviluppano nella zona occidentale della nostra provincia ove è presente in maniera preponderante un’agricoltura intensiva. All’interno dello scenario economico provinciale l’export sta assumendo sempre più un ruolo importantissimo che sempre più aziende stanno decidendo di intraprendere la strada dell’internazionalizzazione.

Questi risultati positivi si sono ottenuti e si stanno ottenendo grazie all’intraprendenza delle aziende dettata dalla stagnazione del mercato interno e dalla congiuntura negativa, ma anche grazie a una serie di misure di sostegno all’export, istituzionali e non, che ne hanno favorito il passaggio. Da questo punto di vista, molta importanza la riveste la nostra Camera di Commercio e la sua azienda speciale SUBFOR che già da qualche anno hanno avviato dei programmi molto intensi per l’internazionalizzazione delle imprese.

Per il 2014 la Cia propone: che il Governo nazionale metta mano seriamente a ridurre la burocrazia che ormai è diventata asfissiante, nei vari passaggi dal governo, alle regioni, fino a giungere ai Comuni gli adempimenti e la documentazione richiesta si moltiplica in maniera spaventosa; agevolare le imprese agricole affinché assicurino il proprio prodotto per evitare che in caso di calamità tutti i sacrifici di una vita vadano persi; modificare la legislazione affinché coloro i quali sono i fautori di frodi vengano realmente perseguiti e condannati, visto e considerato che ultimamente tale situazione si sta diffondendo in maniera spaventosa; non possiamo assistere inermi al fatto che dopo aver consegnato il prodotto che sia latte o ortofrutta le aziende dichiarano fallimento, non pagano più a nessuno e il giorno dopo comunque riaprono con una diversa ragione sociale o denominazione.

Alla Regione Puglia la Cia chiede di dotarsi di un piano per l’export e di valorizzazione del made in Puglia che non serva a far fare passerella a qualcuno ma sia utile a far conoscere i nostri prodotti nel mondo; favorire forme di aggregazione delle imprese e del prodotto; favorire una politica del credito verso le imprese agricole che veda sempre più protagonisti i soggetti intermediari di secondo grado, come Interfidi e Consorzi fidi; completare ed ottimizzare l’infrastrutturazione del territorio con la nuova Legge regionale sulle acque, la riforma dei Consorzi di bonifica.

Alle aziende agricole la Cia propone di proseguire sulla strada dell’internazionalizzazione, sapendo che, da questa attività, si possono ottenere solo risultati positivi per l’intero comparto, non possiamo più delegare ad altri la vendita del proprio prodotto, il valore aggiunto sta proprio lì ‘il servizio sul prodotto’, quindi bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Questo è quanto è stato dichiarato nei diversi interventi.

Nel corso dell’iniziativa erano messe in bella mostra le eccellenti produzioni vino, olio, funghi, conserve, agrumi, ortaggi di vario genere, latticini e formaggi, sottolio, focaccia, prodotte dalle aziende di Castellaneta, Ginosa, Palagianello, Palagiano, Massafra, Avetrana, Manduria, Sava.

Alla conferenza stampa, coordinata dall’Ing. Roberto De Petro (Presidente Nazionale AISA Associazione Nazionale Stampa Agricola, Alimentare Ambientale) hanno partecipato: l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, il Presidente e il Segretario Generale della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli e Francesco De Giorgio, il Vicesegretario Claudia Sanesi, il Presidente e il Direttore della Cia Taranto Franco Passeri e Vito Rubino, il Vicepresidente Raffaele Ignazzi, il componente di Giunta Franco Bruni e il componente di Direzione Nicola Spagnuolo, gli imprenditori Angelo Sergio, Donato Tagliente, Michele De Leonardis, Cosimo Sanarico, il giornalista Franco Gigante, il cineoperatore Michele Verdano, numerosi giornalisti di quotidiani e televisione, i responsabili Cia della Provincia di Taranto Cosimo Noia, Marino Menzella, Francesco Santantonio, Angela Dell’Orco, Milena Paradiso, Eleonora Bandello, Gaetano Lopane, Giuseppe Di Taranto, Silvio De Nisco, Mario Spinosa, Massimo Marinelli, Leonardo Mandorino, Peppino Tinella, Raffaella Scarciglia, Maria Pagliarulo, Antonio Gigli e Mariella Galtieri.

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