Dopo il deferimento del presidente del Campobasso, Ferruccio Capone, la Procura Federale investe il Martina: deferita alla Commissione Disciplinare a titolo di responsabilità diretta.  Esaminata la nota della Commissione Criteri Infrastrutturali Figc, la ProcuraFederaleha altresì deferito il dg del Martina, Petrosino, per  «non aver la società provveduto, entro il termine del 20 giugno 2012, al deposito dei seguenti documenti: attestazione di disponibilità dello stadio G.D. Tursi di Martina Franca; licenza di cui all’art.68 del T.U.L.P.S. relativa al citato impianto“. Rischia grosso, dunque, il Martina in quanto rientrata nella sfera della responsabilità diretta: pertanto la società dovrà rispondere (qual’ora si appurerà la presenza di un illecito) giuridicamente per ogni illecito disciplinare (ove ce ne fossero) posto in essere da ogni singolo tesserato della medesima.

L’art. 4 comma 1 della giustizia sportiva afferma che per quanto concerne alla figura della responsabilità diretta, le società «rispondono direttamente all’operato di chi le rappresenta».

L’art. 18 del codice Giustizia Sportiva, che va letto in combinato con l’art. 7 comma 3 (nel caso di responsabilità diretta), esplica le possibili penalizzazioni alle quali le società potrebbe andare incontro ove fosse appurato l’illecito.

Di seguito le possibili penalizzazioni. 1) Ammonizione; 2) ammenda; 3) ammenda con diffida; 4) obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse; 5) obbligo di disputare una o più gare con uno o più settori privi di spettatori; 6) squalifica del campo o più giornate di gara, o a tempo determinato, fino a 2 (due) anni; 7) penalizzazione di uno o più punti in classifica (la penalizzazione del punteggio, che si appalesi inefficace nelle stagione sportiva in corso,può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente; 8) retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria (secondo il principio della afflittività della sanzione, la retrocessione all’ultimo posto in classifica comporta sempre il passaggio alla categoria inferiore; 9) Mancata assegnazione o revoca della stessa del titolo di campione d’Italia o di vincitrice del campionato del girone di appartenenza o competizione ufficiale; 11) non ammissione o esclusione alla/della partecipazione a determinate manifestazioni; 12) divieto di tesseramento di calciatori fino a un massimo di due periodi di trasferimento.

Valerio Cantore

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