Potenza dei social network, che nella nostra città hanno dato origine spesso a dibattiti politici, sulla scia di quanto accaduto nel Stati Uniti, dove Twitter avrebbe contribuito, secondo alcuni sondaggi, a recuperare circa un 20% di elettori che si dichiaravano “indecisi”. Anche a livello nazionale accade che un provvedimento del consiglio dei ministri venga bloccato da un Tweet postato da Mattia Renzi. Si tratta degli ormai famosi 150 euro che gli insegnanti avevano percepito nel 2013 come scatto di anzianità, scatti che il governo aveva bloccato retroattivamente, con la conseguente richieste di restituzione. “Il taglio agli insegnanti è assurdo. Il governo rimedi a questa figuraccia, subito. Il Pd su questo non mollerà di un centimetro”, aveva chiosato il segretario del PD con i 10 caratteri del microblog. Al termine di una riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e i ministri dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, e dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, quest’ultima ha annunciato, sempre su Twitter: “Finita riunione palazzo Chigi: gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro. Sono soddisfatta per gli insegnanti”. Immediata la risposta di Renzim, che ha commentato, sullo stesso social network: “Bene governo: su insegnanti #cambiaverso”.

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