Di seguito un comunicato diffuso dall’organizzazione dell’iniziativa:

A Grottaglie (TA) nel bagno del Castello Episcopio da sabato 31 agosto (inaugurazione ore 21) fino a domenica 8 settembre in esposizione foto e manufatti in ceramica che raccontano l’uomo che usa la “piscialora”, termine dialettale grottagliese

Cacate, la prima mostra sui bagni pubblici

Per una settimana una galleria d’arte dove il ceramista Giorgio Di Palma e il fotografo Dario Miale mettono in mostra il loro spirito artistico, senza starci tanto a sudare e con tanta ironia: pezzi in terracotta come per esempio un asciugamani,  sturalavandino e immagini di chi apre, di chi fa i bisogni fisiologici, di chi si trucca e di chi lava

 

Due amici, un ceramista e un fotografo, nati e cresciuti a Grottaglie (TA) la città delle ceramiche, parlando una sera d’estate decidono di dar valore, con una mostra, a un luogo dimenticato ma che fa parte della vita quotidiana di turisti e residenti: il bagno pubblico, inteso proprio come spazio privato.

Da sabato 31 agosto (inaugurazione ore 21) fino a domenica 8 settembre, non in una galleria, nè tantomeno nella Pinacoteca Comunale, ma proprio nei bagni pubblici del Castello Episcopio di Grottaglie saranno esposti le foto di Dario Miale e i pezzi in ceramica di Giorgio Di Palma che raccontano l’uomo che ‘usa i bagni pubblici’.

Il nome adatto alla mostra? “Cacate”, naturalmente, racchiusa in circa una ventina di opere.

La “piscialora”, termine dialettale grottagliese, luogo di passaggio, specchio istantaneo dell’anima, rifugio appagante di bisogni fisiologici, diviene per una settimana una galleria d’arte dove il ceramista Di Palma e il fotografo Miale concentrano l’uno in una serie di manufatti e l’altro in un reportage fotografico il loro spirito artistico, senza starci tanto a sudare e con tanta ironia.

Giorgio ha così plasmato oggetti d’uso comune in un bagno pubblico, come per esempio un asciugamani piuttosto che uno sturalavandino.

Dario ha invece passato giornate nei tre bagni pubblici di Grottaglie, quello della Piazza coperta vecchia, quella della Piazza coperta nuova e naturalmente quello del Castello Episcopio, immortalando i fruitori del luogo nei loro momenti più intimi: da chi apre, a chi fa bisogni fisiologici, a chi si trucca e a chi lava.

L’intento, a detta dei due, è cercare di far mettere piede nel sudicio altrui a tutti, anche a chi piuttosto di entrare preferisce farsela sotto.

La mostra Cacate sarà visitabile gratuitamente da sabato 31 agosto fino a domenica 8 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17  alle 22.

L’esposizione ha il patrocinio del Comune di Grottaglie con la collaborazione di Sistema Museo e delle Cantine di San Marzano.

L’inaugurazione è prevista sabato 31 agosto alle ore 21 con la musica dei Dj Natilbox e Toni Ceramica e degustazioni di vini.

 

GIORGIO DI PALMA

Giorgio Di Palma è nato nel 1981 a Grottaglie in provincia di Taranto.
Non vanta un percorso formativo in istituti d’arte ed accademie. E’ laureato in Archeologia e la sua unica esperienza lavorativa al di fuori dell’arte lo ha visto come tecnico informatico a Budapest. Mentre di giorno risolveva i problemi degli altri, di notte dipingeva. Disegnava e colorava Lucky, il suo cane, insieme a lui buffi e melanconici personaggi inventati. Poi un giorno ha deciso di tornare a casa. Dal 2010 lavora con la ceramica, come suo padre da quarant’anni e come tantissimi grottagliesi da secoli. La fa a modo suo: trascurando la tecnica e facendo in modo che le sue opere non abbiano alcuna funzione.  Fa “ceramiche di cui non c’era bisogno”. In un’epoca di eccessi e sprechi il suo scopo è quello di realizzare manufatti caduti in disuso già dalla nascita, inutilizzabili ma impossibili da lasciarsi dietro. Saranno loro a sopravviverci perché di ceramica, quindi immortali. Gli errori, i difetti e le imperfezioni sono il loro valore aggiunto, il suo vanto, la sua unica firma.

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