Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia costiera: 

Anche quello appena trascorso, l’ultimo di agosto, è stato un Week-end impegnativo per gli uomini della Guardia Costiera di Taranto.

L’attività di vigilanza delle aree  di competenza, condotta via  mare e via terra, al fine di assicurare il rispetto della legalità da parte di chiunque nella fruizione delle spiagge e dei relativi tratti di mare,  ha infatti richiesto  un impegno elevato per gli uomini e i mezzi del locale Comando della Guardia Costiera.

Due le principali operazioni di soccorso condotte dai mezzi navali nel periodo indicato, l’una verificatasi nel pomeriggio di venerdì scorso lungo il litorale jonico lucano, nelle acque antistanti il comune di Policoro, che ha riguardato un natante da diporto a vela ribaltatosi con conseguente caduta in acqua del diportista, prontamente soccorso dal dipendente battello pneumatico GC 194, in attività di pattugliamento in quel tratto di mare, e l’altra verificatasi nel pomeriggio di sabato che ha riguardato un natante con motore in avaria con due persone a bordo nelle acque antistanti l’isola di San Paolo, soccorso dal dipendente battello pneumatico veloce A85.

Intensa è stata anche l’attività di vigilanza condotta via terra dalle squadre impegnate lungo tutto il litorale di giurisdizione, sebbene non siano state accertate situazioni particolarmente rilevanti, fatta eccezione per due episodi sanzionati amministrativamente dal personale dipendente.

Inoltre una particolare attività, questa volta nel campo della vigilanza sul commercio di prodotti ittici a tutela della salute e affidamento da parte dei consumatori,  è stata condotta dal personale della Guardia Costiera di Taranto nella serata di venerdì preso  alcuni ristoranti ubicati nel Comune di Martina Franca.

L’attività di controllo in parola ha avuto come obiettivo quello della verifica del rispetto delle norme poste a tutela del prodotto ittico oltre che delle condizioni di carattere igienico-sanitario per la vendita e somministrazioni dello stesso, quali le modalità di conservazione, nonché della verifica del rispetto dell’obbligo di corretta informazione nei confronti del consumatore per la salvaguardia dell’affidamento dallo stesso riposto.

L’esito dell’attività ha portato alla redazione  di due notizie di reato con relativo sequestro penale del prodotto ittico, e comunicazione di notizia di reato per divieto di detenzione e commercializzazione dello stesso, redatte a carico dei titolari di due ristoranti, nonché di due verbali amministrativi redatti nei confronti degli stessi per omessa indicazione delle informazioni obbligatorie inerenti il prodotto ittico da porre nella disponibilità del consumatore, a salvaguardia della sua buona fede.

9 pensiero su “Pesce conservato male: denunciati due ristoratori martinesi”
  1. era ora che qualcuno cominciasse a vigilare nei locali pubblici martinesi. Speriamo che continui questa operazione

    1. Grazie per il suo intervento. Lei ha perfettamente ragione, non ci sono i nomi nel comunicato ufficiale e non ci è stata fornita nessuna indicazione al di là del comunicato. Stiamo provando a ottenere quei nomi, per completezza di informazione, non per colpevolizzare alcuno, ma men che meno chi non ha neanche subìto il provvedimento. (agostino quero)

  2. L’esito dell’attività ha portato alla redazione di due notizie di reato con relativo sequestro penale del prodotto ittico, e comunicazione di notizia di reato per divieto di detenzione e commercializzazione dello stesso, redatte a carico dei titolari di due ristoranti, nonché di due verbali amministrativi redatti nei confronti degli stessi per omessa indicazione delle informazioni obbligatorie inerenti il prodotto ittico da porre nella disponibilità del consumatore, a salvaguardia della sua buona fede.( Tratto dallo stesso articolo trattasi di omessa indicazione e non di cattiva conservazione e pericolo per la salubrità del cittadino) mettete d’accordo il titolo con il contenuto please prima di scatenare la caccia all’untore

    1. Grazie per il suo intervento. Non c’è nessuna caccia all’untore. Nel fare il titolo ho preso in esame il comunicato in maniera più ampia rispetto a quanto focalizzato da lei che non rimarca alcuni particolari, peraltro essenziali. Ci sono indicazioni specifiche, date nel comunicato stesso, a proposito di conservazione e c’è la notizia di reato, che lei non cita, per la detenzione di quel pesce. Ho sintetizzato così, visto che per me non credo ci sia di peggio, che conservare una cosa che proprio non si può tenere. Tutto qui. Io credo che il titolo sintetizzi la vicenda, lo prenderei per buono in questo senso. (agostino quero)

  3. dalla lettura del comunicato si evince chiaramente che la denuncia è dovuta al mancato cartellino di indicazione della zona del pescato non che il pesce era conservato in luogo inadatto. le ricordo che tutti i locali sono tenuti alla rispetto delle procedure di controllo sul rischio sulla salute degli alimenti la cui mancanza di osservazione da parte della guardia costiera a carico dei titolari non è stata rilevata.

    1. Grazie per il suo intervento. Scusi, ribadisco che mi sono riferito a un’operazione che riguardava la conservazione e a una notizia di reato riguardante la detenzione di questo benedetto pesce. Tutto ciò è chiaramente descritto nel comunicato, ma lei non ne parla. E, ripeto una volta ancora, cosa c’è di peggio che conservare una cosa che non si può tenere? Questo il titolo. In quanto alla sua ultima osservazione, cosa doveva (o dovevano) osservare uno, o due, che si è fatto, o che si sono fatti, beccare con il pesce che non potevano tenere? La procedura di controllo? Questi hanno la notizia di reato a carico (fino a prova contraria, tutti innocenti, sia chiaro). La procedura di controllo di che? Di una cosa che lì non ci poteva stare? E dai. (agostino quero)

      1. A prescindere dal fatto che il titolo sia giusto o meno, se ho capito bene, la buona notizia per noi martinesi è che non ci sono elementi per ritenere che forniscano roba avariata nei ristoranti.
        Questo anche alla luce di una stagione turistica che mi sembra sia finita piuttosto bene e della speranza che molti degli “ospiti” ritornino a trovarci.

        1. Grazie per il suo intervento. Roba avariata nei ristoranti, infatti, non è una terminologia che appare in quanto ho scritto nel titolo. Ma io non sto manco a santificare chi ha una notizia di reato a carico, per cose che ha tenuto nel suo ristorante e non doveva tenerle (conservato male, appunto). Rispetto a quello che dice lei, mi permetto appunto di osservare che comunque la vicenda c’è e non ce la dobbiamo nascondere: è l’ipotesi di irregolarità riguardo alla detenzione e commercializzazione di un alimento. Un paio di casi, nulla di emergenziale. Diciamoci soddisfatti nel complesso, fermo restando che questa vicenda non va sottaciuta e non è con l’attribuire a noi un’inesistente caccia all’untore che si affronta la cosa. (agostino quero)

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