A 38 giorni dalla fatidica domenica 24 febbraio 2013, quando saranno aperti i seggi per le consultazioni per Senato della Repubblica e Camera dei Deputati (che termineranno alle 15 di lunedì 25 febbraio), il gigantesco carrozzone elettorale è già in pieno movimento. Se in TV, web e radio i vari Bersani, Berlusconi e Monti sono ormai delle presenze fisse ad ogni ora del giorno (e della notte), anche l’apparato organizzativo è già al lavoro, per predisporre tutto l’insieme delle operazioni per le consultazioni più importanti dell’intero ordinamento italiano. Gli uffici elettorali sono già in fermento, per preparare le liste di presidenti di seggio e scrutatori, organizzare i seggi e gestire i plichi di materiali e documenti in arrivo da Roma.

Ovviamente anche il comune di Martina Franca è già al lavoro per garantire il corretto svolgimento delle operazioni per le elezioni politiche, che sono storicamente le consultazioni con la più alta affluenza alle urne. Occorre infatti ricordare che alle scorse politiche del 2008 si superò l’80% di affluenza totale, che significa oltre 47 milioni di elettori in tutta Italia.

Una delle priorità è quindi quella di autorizzare il lavoro straordinario del personale comunale che provvederà alle incombenze relative allo svolgimento delle elezioni politiche. L’art. 15 del D.L. 19/1/1993, n. 8 parla chiaro: “In occasione dell’organizzazione tecnica di consultazioni elettorali, il personale dei Comuni addetto a servizi elettorali può essere autorizzato dalla rispettiva amministrazione, anche in deroga alle vigenti disposizioni, ad effettuare lavoro straordinario entro il limite medio di spesa di 50 ore mensili per persona e sino ad un massimo individuale di 70 ore mensili. L’autorizzazione si riferisce al personale stabilmente addetto agli uffici interessati, nonchè a quello che si intenda assegnarvi quale supporto provvisorio”.

Gli Uffici del Comune da impegnare nelle consultazioni e nelle relative funzioni da espletare sono: la «Segreteria generale e Settore personale», che gestirà operazioni fondamentali, quali l’approntamento ed affissione manifesti e delimitazione degli spazi per gli stessi, l’accettazione delle liste elettorali di sezione, la raccolta, elaborazione e trasmissione dei dati elettorali all’Ufficio territoriale del Governo; il «Settore servizi demografici-Servizio elettorale», che, tra l’altro, assisterà la Commissione elettorale comunale per la nomina degli scrutatori, aggiornerà le liste elettorali, curerà i contatti con gli elettori all’estero, rendiconterà le spese di fornitura materiali. Il «Servizio manutenzione», come dice il nome stesso, si occuperà del controllo e sistemazione di tutto il materiale occorrente per l’allestimento e assistenza dei seggi elettorali (trasporto dal deposito e montaggio cabine elettorali, tavoli, urne, affissioni indicazioni relative alle sezioni elettorali, ecc.); l’«Ufficio Protocollo» gestirà tutta la corrispondenza relativa alla consultazione referendaria, comprese le notifiche della nomina a scrutatori e quelle delle tessere elettorali, gestendo inoltre i plichi in ingresso e uscita, mentre la Ragioneria si occuperà della compilazione dei prospetti per la liquidazione degli onorari e della indennità di missione ai componenti dei seggi, con invio rendicontazione alla Prefettura. Altri servizi sono quello di «Distribuzione certificati e Plichi», oltre ad un generico «Servizi diversi».

Per tutti questi servizi, l’Amministrazione ha quantificato un impegno di spesa di circa 120.000 euro, così ripartiti: 75.000 euro per prestazioni lavoro straordinario e contributi, 5.000 euro per buoni pasto, 40.000 euro per corrispettivi e delle indennità chilometriche dovute ai componenti i seggi elettorali.

Ed è proprio sulle nomine degli scrutatori che si concentra l’attenzione dei cittadini e degli addetti ai lavori: 178 i posti disponibili, a fronte di un esercito di iscritti all’albo che sfiora le 4000 presenze. Ma quest’anno pare che sull’assegnazione dei posti ci sia una novità: il consigliere comunale SEL Giuseppe Cervellera ha infatti dichiarato su Elezionimartina.it un suo personale augurio: “Sarà abbastanza inconsueto ma tutte le 178 nomine degli scrutatori dovranno essere effettuate tramite sorteggio. Il metodo più equo. Quello giusto credo che sia quello di sorteggiare solo tra i disoccupati”. Tralasciando il riferimento ai disoccupati, quello che preme maggiormente è troncare l’ormai atavica tradizione di assegnare i posti con logica clientelare, privilegiando la chiamata di parenti, amici, amici degli amici e raccomandati. Basta infatti dare una rapida occhiata agli elenchi delle precedenti consultazioni, per scorgere un nucleo di «soliti noti», che, anno dopo anno, sono sempre nominati. Sarà una coincidenza, o qualcosa di leggermente diverso? Ritorneremo sull’argomento non appena saranno pubblicati i nuovi elenchi.

Carlo Carbotti

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