«Il 4 novembre ogni anno celebriamo le Forze Armate e l’Unità Nazionale» ricorda l’onorevole Chiarelli in una nota stampa. E ammonisce: «Il rischio è quello che tutto possa limitarsi ad un rituale formale che, spesso, sfocia in mera sterile retorica. Quest’anno in particolare, il 12 novembre, ricorre il decimo anniversario dell’attentato di Nassiriya, che causò la morte di 17 militari (12 carabinieri e 5 soldati) e di 2 civili italiani, così come il prossimo mese di febbraio conteremo il secondo anno di ingiusta detenzione in India dei due marò Girone e Latorre. Nel contempo i vertici della Marina Militare denunciano il mancato necessario ricambio della flotta, e sempre più scarse sono le risorse destinate in genere alla sicurezza e al personale militare e di polizia. Necessario dunque associare alla celebrazione l’adozione di atti concreti, cominciando con il riportare a casa al più presto i due fucilieri. Stesso discorso va fatto per l’unità nazionale che, più che una realtà, resta sempre un obiettivo da raggiungere, soprattutto se si considera il clima politico che stiamo vivendo, caratterizzato da divisioni e da conflitti che, soprattutto la sinistra giustizialista, continua ad alimentare. Un augurio e un grazie ai militari in missione all’estero e a tutti gli appartenenti alle Forze Armate, e l’auspicio che al più presto si torni a vivere un clima più sereno, assolutamente necessario per affrontare le tante emergenze del nostro Paese».

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