Angela Calefato torna a Martina con “Io sono Wonder Woman… ma anche no”, commedia tragicomica sul mobbing rosa.

Far riflettere su un tema delicato come quello del mobbing “al femminile” attraverso una commedia brillante è una sfida che Angela Calefato ha intrapreso da alcuni anni e ripropone nella sua città il prossimo 26 marzo. “Io sono Wonder Woman, ma anche no!” è il titolo della rappresentazione teatrale scritta, diretta e interpretata dalla poliedrica artista martinese che andrà in scena al Verdi dopo diverse tappe in giro per l’Italia. In giro per la città ad assaporarsi i profumi e i sapori della sua città, Angela ci racconta qualcosa di questo suo modo di interpretare il teatro. “La comicità nasce spesso dalla tragicità. La mia Teresa è un po’ come il tragico Fantozzi al femminile, una semplice impiegata alle prese con le angherie di una donna-capo che tira fuori il peggio di sé quando quella che considerava un’amica le comunica di essere in maternità. In quel momento Teresa non è più sua, e ciò fa scattare in Lorena quella gelosia morbosa che la fa paragonare a una iena”. Sul palco Angela indossa le vesti di Wonder Woman, personaggio che dal fumetto passò in televisione proponendosi come un alter ego di Superman. “Ogni volta che indosso quel costume mi viene da ridere”, ci confessa Angela Calefato, che fa dell’ironia una delle armi principali nell’affrontare il teatro ma la vita in genere. La città di Martina accoglie nell’ambito della rassegna teatrale patrocinata dall’amministrazione comunale una sua figlia, partita proprio da quello stesso palco che il 26 la ospiterà insieme a un cast d’eccezione, Silvia Nebbia (il capo detta Iena), Roberta Biondi (stagista depressa), Michele Savoia (stagista ottimista). Teresa è Wonder Woman, un’impiegata modello che ha davanti una carriera promettente. Un bel giorno scopre di essere incinta. Da quel momento la sua vita in ufficio si trasforma in un incubo. Il suo stato interessante infastidisce il capo, Lorena la Iena. A complicare il tutto la presenza di due stagisti in attesa di assunzione. Lo spettacolo è stato finalista al Premio Drammaturgia CTAS OLTREPAROLA 2010, e il testo è frutto di uno studio accurato del fenomeno sociale che Angela Calefato vuole denunciare. Tra l’altro, nel pomeriggio del 26 sarà una delle relatrici nel convegno organizzato dall’associazione “Rompiamo il silenzio” proprio sul mobbing rosa. “Non ho vissuto in prima persona questo tipo di fenomeno – ci ha detto Angela – ma ho potuto raccogliere diverse testimonianze dirette da amiche, conoscenti, ma anche traendo spunti dagli sfoghi e dalle confessioni che si possono trovare in rete”  Nelle note di regia si legge anche che “L’aspetto tragicomico dello spettacolo ha la finalità di coinvolgere lo spettatore ed emozionarlo su un fenomeno diffuso, delicato e drammatico, attraverso una messinscena che alterna pathos, sarcasmo e un’abbondante dose di ironia”. Prevendite in corso al botteghino. Con Angela Calefato ricordiamo: “Andate a teatro, perché il teatro è quella volta sola e vi regala emozioni”.

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