Ieri alle 19 presso la Fondazione Paolo Grassi si è tenuta una conversazione sul tema “Sapere sonoro ed educazione” con Rino Carrieri e il prof. Roberto Maragliano.
L’interesse si è focalizzato sull’educazione e la formazione in questo tempo, in occasione della terza sessione dell’Accademia del belcanto in onore dell’ormai scomparso Rodolfo Celletti, il quale si è sempre interessato al problema della conoscenza della musica da parte delle nuove generazioni.
Il nostro Paese, dopo essere stato la Patria del melodramma, dopo l’Unità, è diventato “nemico della musica”: nei programmi scolastici la storia della musica è scomparsa.
Rino Carrieri ha domandato al prof. Maragliano se, con l’uso dei moderni mezzi di comunicazione, si possa migliorare la situazione.
Il professore, con un lungo excursus, ha ricordato che l’Italia ha una forte tradizione musicale e artistica, è stata la culla del melodramma, del Futurismo, del cinema popolare, ma ora tutto questo non viene valorizzato.
Il settore delle scienze umane è in crisi a livello internazionale, ma di esso si pone in rilievo solo il settore letterario. “Eppure i meriti che la tradizione letteraria ha in confronto con la tradizione artistica sono incomparabili”, ha sostenuto il prof. Maragliano, “Allora perchè vige una supremazia letteraria? A mio parere, per una ragione storica e volgarmente materialista: la letteratura è stata diffusa grazie alla stampa e le scuole e le università hanno da sempre ritenuto di “serie A” tutto quello che è passato attraverso la stampa: testo e immagini, rispetto al suono e alle immagini in movimento, surclassate a “serie B” “.
Scuola e università come “Regno della stampa”, quindi. “Sarebbe opportuno ricordare il lavoro svolto da Rodolfo Celletti sulla riproduzione artistica e visiva. Egli ha svolto un lavoro analitico sul canto riprodotto, considerandolo una materia a sè stante, quindi una produzione e non una riproduzione”, ha ricordato Maragliano.
Per quanto riguarda la riproduzione video, il professore ha trattato l’utilizzo di Internet per la visione degli spettacoli teatrali, direttamente da New York e Londra, nei cinema. La novità consiste nel co-ascoltare, ossia nell’ascoltare e condividere istantaneamente le proprie impressioni sui social network.
La scuola non è adeguata alla società da più di un secolo, i ragazzi vivono una scissione tra il proprio mondo e la scuola. L’organizzazione scolastica non prevede attività di gruppo, quindi non può “permettersi” la musica, deve “meritarsela”.
Il Presidente Franco Punzi, nel ringraziare il professore per la sua presenza, ha invitato le istituzione a prestare attenzione a non lasciarsi sfuggire, e quindi a non lasciar sfuggire ai giovani, il mondo della musica.

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