A chiederlo, il consigliere comunale Giuseppe Cervellera (SEL), che condivide e rilancia la proposta dell’Assessore al Bilancio: “Esenzione totale per nuclei familiari con ISEE fino a 3.000 euro e sconto del 50% per chi non supera i 6.000 euro”
 

“Uno sconto sulla Tares per le famiglie meno abbienti, con l’esenzione totale per le famiglie che non superano i 3.000 euro annuali nell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e la riduzione del 50% per le famiglie con ISEE fino a 6.000 euro”. E’ questa la proposta che il consigliere comunale di SEL Giuseppe Cervellera ha subito condiviso con l’assessore al Bilancio Lorenzo Basile e che viene fortemente rilanciata, per dare un segnale forte a chi sta soffrendo maggiormente questo lungo periodo di crisi. “La nostra città è governata dal centrosinistra – spiega Cervellera – ed abbiamo il dovere di attuare una politica fiscale favorevole alle famiglie più esposte alla crisi. Il criterio più oggettivo per stabilire le condizioni economiche delle famiglie è proprio l’ISEE, che fa rifermento a reddito, patrimoni mobiliari ed immobiliari, numero dei componenti del nucleo familiare e tipologia”.

Un gesto niente affatto simbolico, che permetterebbe di far respirare centinaia di famiglie martinesi e si porrebbe in opposizione alla politica fiscale del Governo centrale, targata prima Monti e poi Letta: “Come SEL siamo sempre stati all’opposizione sia del governo tecnico sia di quello delle larghe intese, perché entrambi hanno fatto e continuano a fare scelte sbagliate da un punto di vista fiscale. Personalmente, sono contro la Tares che, così come concepita, colpisce indiscriminatamente tutti i ceti sociali, in violazione, per altro, dell’art. 31 della Costituzione il quale impone di agevolare con misure economiche la famiglia ed in particolare le famiglie numerose. Il principio del chi più produce rifiuti, più paga deve necessariamente essere contemperato con le prescrizioni costituzionali a tutela dei più deboli, ma purtroppo devo ancora constatare – tuona il consigliere SEL – che i principi di equità e di giustizia sociale non sono per nulla nell’agenda degli esponenti delle larghe intese”.
Cervellera conclude il suo intervento spiegando anche che i fondi sarebbero recuperabili dal bilancio comunale: “Spero si possa reperire una somma cospicua, che permetta alle famiglie meno abbienti, già gravate da disoccupazione ed elevato costo della vita, di far fronte ad un periodo difficile”.

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