Così Gianfranco Chiarelli, che precisa: “L’unica strada per giungere ad una necessaria sintesi è quella del confronto diretto tra le diverse posizioni, da realizzarsi all’interno del partito”

Il parlamentare martinese Gianfranco Chiarelli, che domani parteciperà all’incontro per il varo di Forza Italia 2.0, non perde di vista le dinamiche interne del partito berlusconiano nel territorio ionico. A questo proposito, il suo ufficio stampa ha diramato la nota seguente, con la quale si afferma l’assenza di contrapposizioni correntiste:

“Le polemiche locali a distanza a mezzo stampa, in un momento molto delicato per il PdL, alla prese con decisioni di fondamentale importanza per il futuro, non contribuiscono a quel necessario ed auspicato rilancio del centrodestra che faticosamente si sta avviando, alla vigilia di un importante consiglio nazionale. Per questo volutamente finora ho ritenuto di non intervenire, se non nell’ambito delle sedi naturali in cui il dibattito interno deve svilupparsi. Confermo questa impostazione e chiedo agli amici impegnati in ogni ruolo di fare altrettanto. Ritengo tuttavia che, in riferimento agli ultimi articoli apparsi sulla stampa locale, sia necessaria qualche puntualizzazione. In primo luogo va chiarito che non esiste all’interno del PdL ionico una contrapposizione correntizia come qualche notista politico vorrebbe far apparire. Personalmente mi considero riferimento al Parlamento italiano per tutti gli amici, senza alcuna distinzione; non c’è quel consigliere comunale o altro dirigente del partito che possa ritenersi a me più vicino di altri. Del resto è chiaro a tutti come il PdL ionico sia assolutamente compatto nell’aderire ad un’unica linea politica, che oggi si identifica con la leadership di Raffaele Fitto. In secondo luogo va ben sottolineato come il dibattito interno, a volte anche vivace, sia segno di vitalità del partito e non di lacerazioni. Nel merito dei singoli episodi, ritengo che i nostri consiglieri comunali Cannone  e Vietri abbiano chiaramente motivato le decisioni assunte in consiglio comunale. Il loro voto (astensione) su un provvedimento di particolare importanza, non va interpretato come  un sostegno alla maggioranza di centrosinistra, ma il segno di una doverosa e responsabile attenzione per gli interessi della comunità; un diverso comportamento avrebbe determinato la restituzione di  importanti finanziamenti comunitari, relativi tra l’altro a progetti, quali quello riguardante il teatro Fusco, avviati da amministrazioni di centro destra. Comprendo però anche chi ha diverse valutazioni a riguardo e  avrebbe gradito una azione più aggressiva nei confronti dell’amministrazione Stefàno. L’unica strada per giungere ad una necessaria sintesi è quella del confronto diretto tra le diverse posizioni, da realizzarsi all’interno del partito. Oggi più che mai è necessario mettere da parte personalismi e interessi di parte per affrontare in modo compatto le tante sfide e le opportunità che certamente interesseranno il nostro territorio nel prossimo futuro.”

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