Popolari ed ex Margherita. Questi, non tanto franchi tiratori quanto tiratori franchi, sono quelli che insieme a qualcuno della sinistra-sinistra (che contesta il metodo) e qualcuno delle rappresentanze più giovani, rischiano di affondare Romano Prodi al quarto scrutinio. Il candidato ufficiale, il secondo in due giorni, del Pd a questa elezione del capo dello Stato, potrebbe non farcela oggi pomeriggio, dunque. Forse domani mattina. I voti mancanti, su un potenziale del centrosinistra che è di 496 voti e dunque molto vicino al quorum richiesto di 504 voti, potrebbero essere una cinquantina.

Questo, a meno che poi non rientri tutto, nel giro dei prossimi minuti perché il quarto scrutinio inizierà alle 15,30. I più ottimisti per Prodi presidente confidano, inoltre, in qualche sostegno ufficioso dal movimento 5 stelle (che continua a votare Rodotà, pur avendo questi detto che non ostacolerà altre soluzioni) e da Scelta civica. Anche se i montiani, insieme al Pdl e alla Lega, voteranno Anna Maria Cancellieri, colei che può rappresentare una sorpresa: una donna al Quirinale. Se la gioca.

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