Si è dovuto scusare il coordinatore locale del partito. I consiglieri comunali che rappresentavano il gruppo consiliare di quel partito non si sono presentati al consiglio comunale che segnava la visita del prefetto a Martina Franca, così il coordinatore del Pdl ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di scuse.

Ma Gianfranco Chiarelli ha anche tirato le orecchie ai consiglieri comunali iscritti al gruppo consiliare Pdl, per la figuraccia e la mancanza di rispetto manifestata ieri.

Per dire la verità, dell’opposizione non c’era proprio nessuno, se non Martino Miali dell’Udc arrivato con estremo ritardo. Le giustificazioni preventive erano arrivate (non da tutti) al presidente dell’assemblea, ma fra lavoro e malattia, nessuno delle opposizioni era in consiglio comunale ieri. Che figuraccia col prefetto che naturalmente non va idolatrato ma è l’ufficio di governo nella provincia e che è venuto, parole sue, “a rendere omaggio” al primo presidio istituzionale: un Comune. E i rappresentanti del popolo, almeno di una cospicua parte del popolo che li ha eletti, non c’erano. Si pensi che due di loro avrebbero voluto fare il sindaco. Cos’è, avrebbero avuto impegni di lavoro anche in quel caso e avrebbero fatto un bidone al prefetto? Se si prende un impegno con l’istituzione lo si porti avanti. Altrimenti a casa.

(foto: banchi dell’opposizione vuoti nella seduta consiliare, presente il prefetto)

Un pensiero su “Pdl/Chiarelli, prefetto scusi”
  1. Dopo le dovute scuse al Prefetto per l’imbarazzante figuraccia, adesso occorrono le scuse ai cittadini!
    A Sua Eccellenza il Sig. Prefetto Sammartino si sarebbe potuto e dovuto chiedere, anche alla luce degli ultimi episodi di criminalità nella nostra città, di poter sottoscrivere lo stesso Patto per la Sicurezza che il dott. Sammartino, quand’era Prefetto di Savona, sottoscrisse con la Provincia di Savona ed i Comuni di Savona, Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Finale Ligure, Varazze e Loano per avviare e sviluppare politiche di sicurezza integrata e partecipata con gli Enti Locali.
    Occasione persa. Persa come la faccia di chi avrebbe dovuto rappresentare le istanze della città!

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