L’assessore Antonio Scialpi spiega la strategia alla base del sostegno della città di Martina Franca a Lecce, candidata ad essere Capitale Europea della Cultura

Si svolgeranno domani pomeriggio, nella sede della Fondazione Paolo Grassi, due manifestazioni per promuovere la città di Lecce a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Il primo si terrà a partire dalle ore 16.00, “Lecce 2019 – Creative Zone”, mentre il secondo avrà inizio alle 18.30, presso l’Auditorium della Fondazione e vedrà la presentazione del progetto di collaborazione con la città salentina. All’incontro prenderanno parte Alberto Triola, Direttore Artistico del Festival della Valle d’Itria e del Maggio Musicale Fiorentino; Ugo Bacchella, Presidente della Fondazione Fitzcarraldo e Airan Berg, Direttore Artistico di Lecce 2019. Entrambi gli incontri, ad ingresso libero, sono a cura della Fondazione Paolo Grassi.

Maggiori indicazioni sulla strategia dell’amministrazione comunale di Martina Franca in merito al progetto di collaborazione con la città salentina, candidata ad essere la Capitale Europea della Cultura ci sono state fornite dall’assessore al ramo della città martinese, il Prof. Antonio Scialpi. Il primo pensiero dell’assessore va all’iniziale sostegno alla candidatura della città di Taranto a Capitale Europea della Cultura 2019: “Siamo stati sempre in prima fila, con il nostro rappresentante Francesco Semeraro all’interno del comitato che ha presentato il dossier per Taranto. Ma la nostra idea è sempre stata quello di una grande alleanza tra le tre città del meridione, Taranto, Matera e Lecce, perché questa è un’opportunità per tutto il mezzogiorno d’Italia. Da questo punto di vista, sia Matera che Lecce sono delle città simbolo del meridione italiano”.

Scialpi spiega anche il profondo link artistico-culturale che unisce la città della Valle d’Itria alla capitale del Salento: “E’ la storia ad insegnarlo, visto che in passato Martina Franca apparteneva alle Terre d’Otranto, come dimostrato dalla targa in Piazza Roma. Ma anche l’arte e l’architettura raccontano questa unione, visto che le due città hanno in comune il patrimonio del barocco, anche se a Martina lo stile è più rococò”. L’ultimo pensiero dell’assessore è dedicato alla creatività del meridione, alla capacità dei suoi uomini di rendere ospitale il paesaggio: “Dai sassi di Matera ai trulli di Alberobello, c’è sempre stata una sorta di creatività del popolo meridionale, che ha saputo ricavare dalla pietra, dal suolo, delle grandi opportunità dal punto di vista abitativo”. Una capacità che potrebbe essere la vera cartina di tornasole per la scelta finale della città che rappresenterà l’Italia e la sua cultura nel 2019 in Europa.

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