Due morti, sei feriti. Questo il bilancio dello schianto di Locorotondo oggi pomeriggio. I feriti sono ricoverati negli ospedali di Bari, Putignano, Brindisi e Martina Franca.

La conferma riguardante almeno una delle Alfa 147 coinvolte nell’incidente di Locorotondo è quanto finora abbiamo ricavato: si tratta di un’automobile di persone martinesi.

L’altra 147 era guidata da un ragazzo di Putignano. I conducenti delle Alfa hanno 20 anni e 24 anni. Sono feriti, e con  loro due altri occupanti di queste macchine.

Di sicuro era un’auto locorotondese l’unica che, secondo quanto sembra emergere dalle ricostruzioni di queste ore, non c’entrava nulla in quello che sembra essere un assurdo gioco di sorpassi fra le Alfa Romeo, in prossimità della rotatoria alla periferia di Locorotondo, verso Fasano.

L’auto locorotondese è quella in cui si trovava la famiglia Scatigna. Due i morti, occupanti quella macchina: la mamma, che guidava, Santuzza Minischetti, 50 anni, insegnante al liceo scientifico “Tito Livio” di Martina Franca, e il figlio ventenne Pietro. Il capofamiglia, Giovanni Scatigna, 50 anni, occupante il posto avanti a destra della Renault Clio, è ricoverato in ospedale a Bari, è in gravi condizioni. Il figlio più piccolo, Sergio, 16 anni,  sembra avere riportato conseguenze minori. Ma solo sul pino fisico, perché è a sua volta vittima di una tragedia.

Anche gli occupanti delle Alfa Romeo sembra siano feriti. Una delle due Alfa ha preso in pieno, frontalmente, la Renault sbalzata in un campo.

L’altra Alfa Romeo ha finito la sua corsa abbattendo un palo della luce, un muretto e la segnaletica.

(foto: fonte vivilastrada.it)

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