Santuzza Minischetti è, insieme al figlio ventenne Pietro Scatigna, la vittima dell’incidente stradale di oggi, primo pomeriggio, a Locorotondo.

Due morti, madre e figlio, secondo una prima ricostruzione. A Martina Franca la professoressa Minischetti era molto conosciuta in quanto docente di matematica al liceo scientifico “Tito Livio”. Il marito della donna e il figlio più piccolo, che erano a bordo dell’auto, sono vivi, ma le condizioni del marito della professoressa sono gravi ed è ricoverato in ospedale a Bari.

Bilancio: due morti, tre feriti di cui uno grave.

La dinamica: due automobili, condotte da giovani di Martina Franca, intente a superarsi, nei pressi della rotatoria all’uscita di Locorotondo, verso Fasano. L’auto della famiglia, ignara, a esserne coinvolta: due di loro, madre e figlio, sono morti. I guidatori delle due Alfa Romeo 147 impegnate a superarsi sono feriti: una delle due macchine ha abbattuto la segnaletica e un muretto, oltre che un palo della luce, a circa cinquanta metri dallo schianto con la Renault Clio della famiglia della professoressa Minischetti. La Renault è stata urtata frontalmente, in modo molto violento, ed è finita in un campo. Ci sono ancora dei particolari da ricostruire, ad esempio il senso di marcia delle auto coinvolte. E un capitolo a parte, secondo quanto viene ricostruito in queste prime ore, dovrà essere dedicato alle responsabilità.

23 pensiero su “Locorotondo: incidente, muore docente del Tito Livio”
  1. ….voglio vedere se i colpevoli finiscono in galera,visto che sono vivi! Oppure li rivedremo per strada tra dieci giorni?

    1. Grazie per il suo intervento. Ma io ho il dovere, mi rendo conto che è anche molto impopolare farlo in un momento così, di ricordare che tutto è presunto e solo gli organi preposti possono dare certezze. Non a caso negli articoli trovate sempre che si tratta di ricostruzioni, di ipotesi, di presunzione. La certezza è demandata a chi deve farlo istituzionalmente. Ripeto, so che può non essere un discorso convincente, ma questo è. Poi, per opinione personale, dico a livello generalr che quando ci sarà il reato di omicidio stradale sarà sempre troppo tardi e che le responsabilità vanno avvertate e perseguite, nel caso, nel modo dovuto. (agostino quero)

  2. ….. rimpianto a parte per la distruzione di una così pregievole famiglia …. sarebbe molto più utile pubblicare i nomi dei due che hanno causato tale evento …. solo per parlargli a quattr’occhi….

    1. Grazie per il suo intervento. Manteniamo la calma, mi appello a tutti. So che ci sono anche dibattiti di questo tipo in altri contesti. Le dò un ulteriore elemento: noi sconosciamo il nome dell’intestatario, martinese, di una delle due auto coinvolte insieme a quella della famiglia dell’insegnante deceduta con il figlio. Non pubblichiamo quel nome perché la situazione di tensione è perché non sappiamo tuttora se l’intestatario corrisponda a chi guidava. Manteniamo la calma. (agostino quero)

  3. Caro Agostino……se mi permetto di arrivare a tanto è perchè non siamo di fronte al solito sfortunato evento, bensì, se dopo aver visionato il luogo ti rendi conto che i due alfisti nonostante avessero causato un un’altro incidente 100 prima hanno continuato ipeterriti nella loro folle corsa causando poi l’irreparabile allora ti rendi conto d’avere di fronte due criminali… non persone redimibili… Claudio Guarini

  4. Caro Agostino……se mi permetto di arrivare a tanto è perchè non siamo di fronte al solito sfortunato evento, bensì, se dopo aver visionato il luogo ti rendi conto che i due alfisti nonostante avessero causato un un’altro incidente 100 prima hanno continuato iperterriti nella loro folle corsa causando poi l’irreparabile allora ti rendi conto d’avere di fronte due criminali… non persone redimibili… Claudio Guarini

    1. Grazie per il suo intervento e per l’ulteriore contributo che ha dato a ricostruire una vicenda di cui è tuttora complicato mettere insieme i pezzi. Il suo ragionamento è più che comprensibile e non creda che io non ho un cuore e un sangue che scorre nelle vene. Ma solo la calma può essere la soluzione nel raccontare, come abbiamo il dovere di fare, nella maniera più esatta possibile cosa è accaduto. E raccontare anche di chi sono le responsabilità. Raccontare, non sancire. Noi dobbiamo raccontare. Con la freddezza necessaria. E alla calma abbiamo, da questo notiziario, anche il dovere di richiamare tutti, a partire, ribadisco, da noi. (agostino quero)

  5. È giusto e comprensibile che un giornalista non possa sbilanciarsi sulla ricostruzione. Parlo da automobilista che percorre quel tratto da anni quotidianamente. Ritengo che uscire da quella rotonda e ritrovarsi ad avere una velocità tale da provocare una simile strage, lasci poco spazio alla presunzione e alla fantasia. Qualsiasi possano essere state le cause, sulla velocità penso ci sia poco da discutere, e questo dovrebbe essere già più che sufficiente. Poi come è ormai prassi consolidata, non si tarderà a scaricare tutte le responsabilità sulla strada, definendola pateticamente “strada della morte”. E una volta per tutte sbattiamo in prima pagina foto e nomi di questi ragazzi!

    1. Grazie per il suo intervento. Come diceva lei stesso all’inizio del suo commento, aspettiamo la ricostruzione esatta e l’attribuzione di responsabilità che, io lo devo ricordare con la consapevolezza di non essere popolarissimo per questo, sono responsabilità presunte. (agostino quero)

  6. accertate e ripeto (Accertate ) le responsabilità ,bisognerebbe dare l ‘ergastolo a chi commette certi omicidi stradali ,pene certe per chi spezza la vita altrui per le proprie imprudenze o leggerezze!è ora di dire basta !

  7. Dal fumo che faceva l’ alfa grigia con i vetri neri potrebbe anche essere truccata i carabinieri dovrebbero accertarsene ed attribuire le dovute responsabilità. Forse questo potrebbe essere interessante anche per la compagnia assicurativa .

    1. Grazie per il suo intervento. Sarà, chissà, un utile ulteriore elemento di valutazione da parte degli inquirenti. (agostino quero)

    1. Grazie per il suo intervento. Le informazioni di cui disponiamo noi riguardano l’intestatario dell’auto e, poiché non è detto che coincida con il guidatore, ovviamente non pubblichiamo il nome e il cognome dell’intestatario. Fonti ufficiali, con i nomi dei coinvolti, non ce ne sono al momento. (agostino quero)

  8. ma a che vi servono i nomi…nn serve avere un nome per poter giudicare, puo chiamarsi giovanni, francesco, matteo, roberto, nn lo sappiamo, e nn ci cambia la vita saperlo…sappiamo solo che sono due assassini incoscienti e che hanno distrutto la vita di una famiglia…

    1. Grazie per il suo intervento. Ma, come ho già detto ieri, occorre mantenere la calma e non esprimere giudizi che competono a chi deve accertare le responsabilità. (agostino quero)

  9. Per quanto sembri piuttosto lapalissiana la riconducibilità delle colpe del grave incidente di ieri ai due alfisti di Martina ci tengo a sottolineare che l’Anas aveva già ricevuto diverse lamentele scritte da parte degli abitanti adiacenti alla strada per la non adeguata segnalazione della strada per ridurre la velocità in prossimità della curva e del successivo incrocio con rotatoria in direzione Locorotondo (In merito alla rotatoria,costruita peraltro con curiosa ingegnosità, mi chiedo a cosa servano tutti quiei pali della luce così prossimi alla corsia,uno infatti è stato buttato per terra, e i dare precedenza sulla strada che potrebbero procurare pericolosi tamponamenti per le auto che arrivano da fasano senza moderare la velocità, trovando auto in lenta ripartenza sulla corsia principale)

  10. Chi ha progettato quella rotatoria non è sicuramente un grande professionista e quando apriranno l’altro tratto non so come sarà possibile muoversi e svoltare, comunque tutto questo non giustifica la guida terroristica chiunque sia italiano o straniero, nero o bianco!

  11. Tutto quello che vogliamo circa la non adeguata segnalazione finalizzata alla riduzione della velocità in prossimità della curva e della rotatoria arrivando da fasano, ma in questo caso mi viene difficile pensare che i coinvolti stessero percorrendo quel tratto per la prima volta, e comunque, se non ho capito male, gli alfisti uscivano dalla rotonda..
    Chi arriva da fasano ha la precedenza, quindi dovrebbe entrare senza esitare nella rotatoria e di conseguenza non dovrebbe crearsi fila.
    Il vero problema è che purtroppo non tutti coloro che siedono dietro un volante hanno tutta questa pazienza di preoccuparsi della segnaletica, dando libero sfogo ad interpretazioni personali in particlar modo quando si tratta di percorrere una rotatoria (per averne conferma consiglio un giro nella rotonda provvisoria del foro boario!)

  12. Le strade non sono piste. Quando si accerta la colpa bisogna mandare in galera il colpevole, visto che cio non accade tutti si sentono in diritto di fare i piloti. Chissa’ perche’ non cambia seriamente la normativa.!!!!! Chiunque provoca un incidente a causa di abuso di alcol e droghe o per velocita’ deve essere incriminato di omicidio volontario, deve andare in galera e perdere la patente a vita. Ma in questo paese senza governo le cose andranno sempre cosi….con rammarico…

  13. Dopo incidenti del genere comincia la caccia al colpevole: autisti criminali, giovani incoscienti, strade progettate male, abuso di alcool, assunzione di droghe…..e quindi tutti a chiedere pene severe, ergastolo, sospensione a vita della patente…..ma mi chiedo perchè la velocità massima in Italia è fissata in 130 Km orari(autostrade) ma NOI permettiamo alle idustrie automobolistiche di commercializzare auto che raggiungono agevolmente i 200 km orari?

    1. Grazie per il suo intervento. Posso permettermi di dirle che lo ritengo la cosa più sensata di questi giorni su questo argomento, fra tante cose pure molto sensate e qualcuna un po’meno? (agostino quero)

  14. Quando capiremo che guidare è come avere in mano un’arma carica e senza sicura, vivremo un mondo migliore…

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