Luigi Romandini è il teste principale dell’accusa nei confronti di Gianni Florido e degli altri arrestati oggi per l’ipotesi di favoritismi all’Ilva. Luigi Romandini è il grande accusatore, dunque. A Martina Franca è ben conosciuto, in ambito politico-amministrativo, perché è stato anche consulente al Comune martinese, quando era sindaco Leonardo Conserva. Per l’esattezza, Romandini era consulente tecnico-giuridico ad alto contenuto di professionalità, da giugno 2003 per un anno.

Poi Romandini cambiò e tornò alla Provincia, a fare il dirigente. Settore Ecologia. Poi spostato al settore caccia e pesca, proprio da Florido. Un cambio di mansione punitivo, secondo l’accusatore, perché lui (è scritto anche nell’atto di accusa nei confronti del presidente della Provincia) si rifiutava di dare, in quanto dirigente del settore Ecologia, l’assenso ad un’autorizzazione per una discarica nel siderurgico tarantino. “Sarebbe stato come dare la patente a un non vedente”, ha detto Romandini al tg1.

Nelle intercettazioni gli inquirenti hanno individuato nella “peste” citata dagli inquisiti, Luigi Romandini. Il grande accusatore; ex consulente del Comune di Martina Franca.

(foto: fonte Renato Ingenito)

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