“Situazione insostenibile” per Isabella Massafra, coordinatrice locale della CGIL

“Nulla è giustificabile riguardo la pessima condizione lavorativa dei parcheggiatori della Cooperativa  Labor et Securitas. I lavoratori hanno avuto ragione in tutte le sentenze, ma qualcuno fa orecchie da mercante. Abbiamo mandato tutta la documentazione al Comune ed aspettiamo delle risposte. Sono state violate delle condizioni del capitolato d’appalto”. A dirlo è Isabella Massafra, coordinatrice locale della CIGL. Nella nostra redazione ci hanno raggiunto alcuni lavoratori della cooperativa. La storia è sempre la stessa: una paga da cani (circa 1,60 euro l’ora), otto ore al giorno per prendere 400 euro mensili. Alcuni arretrati non pagati,  quando sono stati licenziati per poi essere reintegrati successivamente la sentenza di un Giudice. Non poter usufruire di ferie, impossibilitati ad ammalarsi in quanto viene loro trattenuto lo stipendio. Una cooperativa che a loro dire non esiste. Tutto questo avverrebbe con l’assoluto silenzio degli amministratori comunali, alcuni di questi, sempre secondo i parcheggiatori ‘dissidenti’,  usufruirebbero di abbonamenti  gratuiti (fatto prontamente smentito dal vice sindaco Lasorsa). “Non vogliamo che venga sciolta la cooperativa, altrimenti verrebbero penalizzati i lavoratori”, continua la Massafra, “Ma allontanato colui che sta dietro e che gestisce tutto. Non sarebbe difficile per la Guardia di Finanza risalire alla reale gestione di tutto il denaro che viene incassato e viene speso. Sono tante le cose anomale riscontrate, come ad esempio una maggiore corresponsione in alcuni casi dei contributi che risulterebbero per una paga adeguata. Questa gente non può vivere con meno di 10 euro al giorno, quando magari qualcuno vive alle loro spalle. Ripeto, bisogna salvare la cooperativa, soprattutto i posti di lavoro”. Per la verità di anomalie sulla gestione dei parcheggi ne abbiamo sempre parlato, soprattutto quando al rinnovo dell’appalto fu creato un capitolato ad hoc per far si che vincesse chi lo aveva gestito fino a quel momento “E’ una cosa che a Martina avviene spesso” conclude la Massafra “non solo per la cooperativa dei parcheggiatori, ma anche per altre”.  La patata bollente passa dunque al Comune. Lasorsa ci ha fatto sapere che bisogna verificare tutte le situazioni denunciate dalla CIGL. Una discordanza tra quanto riferito da l vice sindaco alla Massafra, alla quale ha affermato che la Cooperativa paga puntualmente i 12.000 euro mensili per l’appalto e quanto riferito al nostro corrispondente al quale ha detto di doversi documentare sul regolare pagamento del canone. Lasorsa ha confermato alcune apparenti irregolarità riguardo il mancato pagamento di alcuni contributi INPS ai lavoratori ed assegni familiari. Il Vice sindaco si è preso qualche giorno di tempo per dare le risposte. Torneremo sulla notizia. I parcheggiatori devono stringere la cinta fino all’osso.

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