In un comunicato stampa, Giuseppe Cervellera, Vicepresidente del Consiglio- Sel,  interviene sulla S.S. 172 dove occorrono interventi urgenti che non possono attendere la cantierizzazione completa. «L’intero progetto da 36 milioni di euro, che da quasi due anni aspettiamo venga appaltato dall’Anas, richiederà tempo per la sua integrale realizzazione, e noi non possiamo più indugiare sulla messa in sicurezza di punti di grande pericolosità, per i quali sono richieste azioni fattibili nell’immediato», afferma Giuseppe Cervellera, esprimendo soddisfazione per i recenti lavori eseguiti all’altezza di contrada San Paolo. «Ma adesso – spiega il consigliere comunale di Sel – con l’avvio della stagione turistica è necessario occuparsi rapidamente del versante nord d’ingresso alla città: l’Anas deve bandire l’appalto integrato realizzando preliminarmente la rotatoria di via Locorotondo all’altezza della Cantina Di Marco e di via Cappuccini, intervento necessario per ragioni di sicurezza non più procrastinabili».
Cervellera non dimentica il lavoro svolto dal consigliere regionale Donato Pentassuglia per la cantierizzazione sulla 172 delle quattro corsie dell’Orimini e di almeno quattro rotatorie, inclusa proprio quella di via Locorotondo. Ma adesso bisogna agire concretamente su ciò che è più urgente. «Dobbiamo immediatamente garantire sufficienti condizioni di sicurezza per la circolazione dei veicoli e ridurre il tasso di incidentalità in un incrocio divenuto ormai assai vulnerabile per il completamento e l’allargamento dei sottopassi ferroviari che consentono di immettere il traffico pesante in via Locorotondo senza farli passare in città, e per la presenza di una stazione di servizio divenuta molto frequentata dagli automobilisti». Cervellera intende pertanto sollecitare l’Anas. «Insieme al Sindaco, all’amministrazione, ai colleghi Consiglieri Comunali e a tutte le Autorità preposte – continua il consigliere di Sel – chiederò all’Anas il massimo rispetto della nostra comunità, del nostro territorio e dei nostri cittadini, i quali non possono essere discriminati rispetto ad altre comunità a noi molto vicine, che vedono realizzate simili opere di messa in sicurezza delle loro sedi stradali. Tali istanze verranno rivolte con il rispetto istituzionale che si deve. Ma non potremo tollerare ritardi ingiustificati. Per cui, siamo pronti ad organizzare, in forma collettiva, anche clamorose manifestazioni di protesta».

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