Non poteva andare diversamente. L’amministrazione-Ancona oggi pomeriggio andrà incontro al secondo scivolone consecutivo sulla Tares. Il provvedimento da otto milioni 357 mila euro abbondanti, messo su a palazzo ducale, è un provvedimento che non si regge in piedi e i revisori dei conti, a fronte di tutte le incertezze e le superficialità sui numeri che caratterizzano la determinazione del tributo, non hanno dato parere favorevole alla proposta di delibera.

Oggi il sindaco, responsabile politico di questa vicenda, sarà costretto, per la seconda volta, a ritirare quella proposta, in consiglio comunale (ore 16, scuola elementare “Chiarelli”).

Ma con ogni probabilità sarà costretto anche al dibattito consiliare sul provvedimento che, così gravato da errori e dubbi, sarà prevedibilmente oggetto di notevolissime critiche.

A metà giugno, nel primo tentativo di determinare la consistenza del tributo Tares che sostituisce la Tarsu in tema di pagamento del servizio-rifiuti, Franco Ancona in consiglio comunale propose lo stralcio della bozza di delibera che era stata fatta in maniera difforme dalla legge, non contenendo numeri certi ma soltanto stime, per determinare il costo del servizio.

Stavolta le cifre ci sono ma c’è anche una palese approssimazione, nel predisporre la delibera, che imporrà al sindaco di ritirare ancora la proposta. E dire che la Tares rappresenta un quarto del bilancio comunale, nonché uno sforzo molto grave, quando non inostenibile, per i contribuenti.

Ce n’è abbastanza perché chi, responsabile politico, amministrativo o tecnico, dia risposte sul suo operato alla città. Chiedendole anche scusa, perché la città dovrà pagare entro dopodomani la prima rata della Tares (che va pagata) ma non ha ottenuto uno straccio di certezza da chi è lì, a palazzo ducale, con il compito di darle, le certezze.

17 pensiero su “Caos Tares: oggi la delibera va ko”
  1. Scusi Direttore.
    Premesso che non sono un estimatore del Fedele Assessore Ombra.
    Ma il merito di questo capitombolo è suo (del Fedele Assessore)?
    E comunque, l’Assessore visto che crea ombra, paga l’occupazione?

  2. Non sono sufficienti le scuse. Il Sindaco deve revocare la delega all’assessore al bilancio, altrimenti si deve dimettere egli stesso.
    E se questa redazione non avesse sollevato la questione cose avrebbero fatto gli ignari consiglieri di maggioranza?

  3. Quando sua Eccellenza Dott. Calvosa, (commento moderato in questa parte) lasciò palazzo Ducale, tirai un lunghissimo respiro di sollievo, nonostante sapessi quanti problemi avremmo dovuto affrontare (commento moderato in questa parte), ma mai avrei pensato che, una amministrazione di cittadini martinesi (commento moderato in questa parte).

  4. non mi sembra di aver offeso qualcuno, ne assunto toni o affermazioni discordanti. Le volevo ricordare, perchè credo che Lei ne sia al corrente, che sulla problematica “moderatami”, il Consiglio Comunale ha chiesto la sospensione in autotutela per cercare di capirne qualcosa, che inevitabilmente ha generato un bando di gara per la manutenzione dell’impianto di pubblica illuminazione, di solo un anno, proprio per garantire il sevizio. mi dica se tutto quello che sta accadento è un bene per la città e i suoi cittadini?

    1. grazie per il suo intervemto. La so bene, quella cosa, avendola raccontata io. Le parti sono state moderate perché erano un po’eccessive nell’espressione, creda. (agostino quero)

  5. Avv.Pastore,l’assessore al bilancio è forse il bersaglio più facile da colpire. Chi ha dato tali dati della tradeco con tanto ritardo e senza operare i dovuti controlli? Perchè le riesce tanto difficile fare il nome dell’ing. MANDINA? Infatti, politicamente, prima dell’assessore Basile ritengo sia responsabile l’assessore Palmisano da cui dipende MANDINA. In un altro intervento ho segnalato le tante cose che avrebbe dovuto fare, e che non ha fatto o ha fatto male, l’ing. MANDINA.

  6. Ma da qualunque parte la vogliamo vedere, il problema sta nell’intero assessorato. L’importante e’ che qualcuno dia delle risposte ai cittadini. Se poi convocano un consiglio, a quanto pare, apponendo delle firme false sulle convocazioni, come volete che si diano le risposte?

    1. Grazie per il suo intervento. Buoni con le affermazioni. Firme false è una cosa piuttosto grave. Partiamo dal presupposto di un disguido. (agostino quero)

  7. Io l’ho appena letto su extra magazine….non mi permetterei mai di fare affermazioni avventate. L’articolo recita “firme false”…se poi è un disguido, buon per tutti…

    1. Grazie per il suo intervento. Finché non lo legge qua, per noi quelle firme non sono false ed è disguido. (agostino quero)

      1. se si potesse sapere qualcosa in più a proposito di questo disguido? ma io mi chiedo come sia possibile tanta approssimazione, conti non corretti, disguidi alle notifiche, sembra di aver a che fare con novellini

        1. Grazie per il suo intervento. Approssimazione è la parola esatta. Come sia possibile, è un mistero per tutti noi. Lì c’è gente alla quale noi cittadini paghiamo lo stipendio. C’è chi dovrebbe onorarlo meglio. (agostino quero)

          1. Qui emerge la differenza tra pubblico e privato: nel privato ci sarebbe stato il licenziamento in tronco o, meglio, per timore di ciò, non si sarebbe verificato alcun disguido, nonostante (nel privato contrariamente al pubblico) non venga percepita alcuna indennità o premio, oltre lo stipendio!

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