Ventuno premi totali, di cui cinque assegnati ad aziende ed istituzioni pugliesi 

Un Parco Regionale, un comune e tre aziende agricole: sono cinque le aziende e le istituzioni pugliesi che hanno ottenuto il premio “Bandiera Verde Agricoltura 2013, promosso dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori). La manifestazione di consegna dei riconoscimenti si è svolta ieri in Campidoglio, presso la Sala promoteca. Di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Cia Puglia:

Una Puglia  da Bandiera Verde. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dal premio “Bandiera Verde Agricoltura 2013”, promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ieri a Roma, presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, è stato consegnato a ventuno “campioni” dell’agricoltura sostenibile, dell’innovazione, dell’originalità, dell’ingegno, della tradizione, della qualità. Non c’è solo l’Italia del “ponte di Rialto” e della “Cupola di San Pietro”, dei musei, dei poeti, dei santi e navigatori, ma anche l’Italia delle ”Dune Costiere”, delle “pecore nane d’Ouessant”, dei “costicci e gobbi” e del Comune di Melpigliano dove si interviene sul verde urbano per tutelare la salute dei cittadini.

Tra i 21 insigniti, 12 sono le aziende e le istituzioni che hanno ottenuto il premio per la prima volta (i restanti sono premi speciali e rinnovi) e tra queste 12, ben cinque sono le aziende e le istituzioni pugliesi che hanno ottenuto il premio “Bandiera Verde 2013”.

Questi i premiati pugliesi: Parco Naturale Regionale “Dune Costiere – Da Torre Canne a Torre San Leonardo” Ostuni e Fasano (BR); Comune di Melpignano (Le); Azienda agricola “Anna Iannone” Acquaviva delle Fonti (Ba); Azienda agricola “Anna Desiante”  Gravina in Puglia (Ba); Azienda agricola “Piccapane” Cutrofiano (Le).

 Anche se il contesto generale del Paese e della Puglia in particolare respira una persistente crisi, c’è chi nell’agricoltura e nel territorio rurale, cerca, e spesso trova, energie per superare l’empasse e creare situazioni di reddito e sviluppo. La nuova tendenza, che emerge dal profilo dei premiati di “Bandiera Verde”, è quella di sfruttare anche l’indotto generato da un’agricoltura funzionale ad un nuovo modello di turismo.

Il turismo enogastronomico e rurale in Italia, infatti, continua il suo trend positivo con un giro di affari calcolato in più di 5 miliardi di euro, e attualmente rappresenta uno dei veri “motori” della vacanza “made in Italy”.

D’altronde, proprio gli “enogastronomi”, in giro per l’Italia, pongono come motivazione principale la ricerca di cibi buoni, affrontano vacanze, da 3 a 5 notti, ma ben organizzate, privilegiando agli interessi particolari dall’enogastronomia di tendenza quella di uno specifico territorio, dal wellness allo shopping, al collezionismo per esplorare nuove destinazioni e aumentare le motivazioni di viaggio.

Valorizzare il comparto gastronomico significa valorizzare la cultura italiana dell’enogastronomia, rafforzando il valore dei prodotti locali e l’identità culturale nazionale.

 “Bandiera Verde”, dal 2003 ad oggi, sventola su oltre 200 tra aziende, comuni, province e parchi. Comunque, i “virtuosi” che la meriterebbero nel nostro Paese sono più di 15.000. Da questo punto di vista la Puglia è stata la più virtuosa nel 2013.

Alla cerimonia di premiazione del premio “Bandiera Verde Agricoltura 2013” hanno partecipato il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, il presidente regionale della Cia Puglia Antonio Barile, il vicepresidente regionale della Cia Donato Petruzzi, il presidente provinciale della Cia di Bari Vito Scalera e il presidente provinciale della Cia di Brindisi Giannicola D’Amico, oltre che i rappresentanti degli enti e delle aziende premiate.

 

 

 

 

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