C’è anche Taranto tra gli aeroporti di interesse nazionale presenti nel piano presentato dal ministro dei trasporti Maurizio Lupi. Lo scalo jonico è uno dei 26 aeroporti di interesse nazionale (c’è anche Brindisi), mentre Bari è stato inserito tra gli 11 scali di interesse strategico. Obiettivo dichiarato del piano di Lupi è la creazione delle ”condizioni di uno sviluppo organico del settore nel quadro delineato dalla normativa nazionale ed europea di riferimento e in un’ottica di efficientamento e razionalizzazione della spesa”. Inserito nel bacino Mediterraneo-Adriatico, lo scalo di Taranto-Grottaglie è stato considerato di interesse nazionale, purchè si realizzino due condizioni. La prima è che l’aeroporto sia in grado di esercitare un ruolo ben definito all’interno del bacino, con una sostanziale specializzazione dello scalo e una riconoscibile vocazione dello stesso, la seconda è che l’aeroporto sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, ”purchè in un arco temporale ragionevole”. Non resta che attendere l’incontro della commissione regionale dei trasporti, prevista per il 23 gennaio prossimo, per saperne di più su cosa accadrà dopo le note vicende di tira-e-molla dell’Adp.

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