Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori di Manufacta:

Quale sarà il futuro del welfare e del lavoro sociale? Alla luce della crisi e dei profondissimi tagli fatti ai fondi per il terzo settore o comunque a tutto quanto riguardava la lotta al disagio e all’esclusione sociale, rischia di essere davvero dura per le cooperative e gli operatori sociali. Oppure, invece, questa crisi metterà gli addetti del settore davanti alla possibilità di reinventarsi e quindi di approfittare per fornire servizi migliori, innovativi.

Comunque sia, oggi alle 19:00, a Casa Cappellari (ex Ospedaletto), nella cornice di Manufacta, la festa del baratto e delle autoproduzioni, si sfideranno Felice Di Lernia, antropologo, ricercatore e formatore, e Piero D’Argento, formatore e ricercatore, esperti del terzo settore e delle politiche di welfare, conosciuti anche a Martina Franca per docenze in importanti corsi di formazione.

Sarà un duello dialettico, che vedrà contrapposte due tesi: da una parte una visione ottimistica, sostenuta da Piero D’Argento, dall’altra una visione pessimistica, sostenuta da Felice Di Lernia.

Alla fine sarà il pubblico che assiste a scegliere la tesi che più l’ha convinto.

La scelta di adottare questo format, assolutamente nuovo per l’argomento proposto, è un modo per uscire fuori dai soliti schemi e fornire anche, attraverso un’esondazione nel campo dello spettacolo, un prodotto ricco di contenuto ma sicuramente non noioso.

Oggi, a Martina Franca, sarà la prima di quello che promette essere un’innovazione dal punto di vista degli eventi a sfondo sociale.

Chi sono i due sfidanti? Leggiamo dai loro siti:

Felice Di Lernia:

Antropologo, ricercatore, operatore sociale. Ha fondato nel 1986 la Comunità Oasi2 San Francesco di Trani. E’ stato per dieci anni vicepresidente del Coordinamento Nazionale Comunità D’Accoglienza (CNCA).

Nel 1993, sempre per conto di Oasi2 e insieme a tante altre organizzazioni pugliesi, ho promosso la nascita del CREA – Coordinamento Regionale Enti Ausiliari. Molti anni dopo, insieme a buona parte degli stessi vecchi amici e colleghi, ho promosso una diaspora nel CREA e la nascita di L’Apis – Agenzia Regionale per l’Intervento e lo Studio delle Dipendenze Patologiche di cui, sin dalla fondazione, sono membro del direttivo.

Dal punto di vista antropologico si è occupato di curaIn particolare mi occupo di epistemologia delle teorie, dei sistemi e delle pratiche di cura e dunque i miei campi di interesse sono quello medico, psicologico, educativo, scolastico, sociale, della in-sicurezza urbana, dell’accoglienza, ecc…

E’ autore del libro, edito con La Meridiana: “Ho perso le parole”.

Piero D’Argento:

Piero D’Argento è nato e vive a Conversano, in provincia di Bari. Si occupa di formazione, studio e ricerca per enti pubblici, privati e organizzazioni del Terzo Settore, sui temi delle politiche sociali, sociosanitarie, facilitazione, promozione e sostegno ai processi di partecipazione.

Laureato in Lettere all’Università di Bari, ha frequentato il Master in Sociologia della Salute e Management Sociosanitario alla Facoltà di Economia dello stesso ateneo.

Ha coordinato dal 2004 al 2012 il GAPS (Gruppo di assistenza tecnica alla programmazione sociale) dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, piccola comunità professionale che ha accompagnato l’attuazione della riforma del sistema di welfare in quella regione. Dal 2005 al 2006 è stato docente (a contratto) nel laboratorio di programmazione e valutazione dei servizi presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari. Dal 2001 al 2003 ha frequentato la LUA, Libera Università dell’Autobiografia, di Anghiari (AR), diretta da Duccio Demetrio, diplomandosi esperto in metodologie autobiografiche. Ha collaborato con Jerome Liss, della Scuola Italiana di Biosistemica, occupandosi per molti anni di comunicazione ecologica, alfabetizzazione emozionale, counseling, relazione d’aiuto.

Ha lavorato per l’IRS (Istituto per la ricerca sociale) di Milano, il Formez, l’IPRES (Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali) e altri enti di formazione e ricerca. Tra il 2010 ed il 2011, per conto del Formez, ha partecipato all’elaborazione del Piano sociosanitario della Regione Basilicata.

Di recente ha pubblicato Le politiche sociali della Regione Puglia: un caso emblematico? in ARENA G., COTTURRI G. (a cura di) Il valore aggiunto. Come la sussidiarietà può salvare l’Italia, Carocci 2010; Programmazione, concertazione e valutazione nelle politiche sociali della Regione Puglia in LATTARULO A., MEMO G., Le politiche sociali e la crisi. Il caso Puglia, Carocci 2012; (insieme a Gadaleta, Guaragno, Manca) La gestione della programmazione sociale: gli Uffici di Piano della provincia di Bari in DA MOLIN G. (a cura di) Pensieri complici. Ricerche e riflessioni su comunicazione, popolazione, salute e ambiente, Cacucci 2012.

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