Il Patto di stabilità “cieco e demenziale, è la cura che sta uccidendo il paziente: stiamo morendo”. Così i presidenti della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e della Regione Puglia, Nichi Vendola. “A Roma non hanno orecchie per ascoltare, sono stufo di avere ragione, non arriviamo vivi al 2014”, ha detto Vendola secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa.

In una conferenza stampa nella capitale, Vendola ha affermato che quella nei confronti delle Regioni è una “condanna a morte. Non possiamo sopravvivere. Bisogna avere il coraggio di dire la verità: l’Europa ha usato la medicina sbagliata, la sofferenza di oggi è figlia delle risposte errate date alla crisi del 2008, ovvero il blocco della spesa”. Ancora, ripreso dall’Ansa, “il governo non può scodellare la minestra, non può inventare risorse che non ci sono. Le politiche depressive minacciano la democrazia e non possono essere contestate in chiave sentimentale e poi essere lasciate intatte. L’Europa ha imboccato, così, la strada della propria dissoluzione”. Ha fatto eco a Vendola il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che chiede di escludere dal patto di stabilità i cofinanziamenti per i fondi europei. Anche perché si rischia il paradosso di avere i fondi dall’Europa e di non poterli spendere perché, appunto, mancherebbero i fondi italiani (o meglio quelli regionali) a causa della stretta del patto di stabilità. In questo periodo nelle Regioni va prendendo piede un’alleanza decisamente trasversale: Vendola e Zingaretti, e con loro Zaia (Veneto) e Maroni (Lombardia), leghisti. Ma in realtà il tema è sentitissimo da tutti i presidenti delle Regioni.

In particolare, per la Puglia, causa patto di stabilità, si è passati da una spesa di 724 euro pro capite nel 2007 a 328 euro per quest’anno. Meno della metà, per la precisione un calo del 55 per cento. Nel Lazio è andata perfino peggio, da 1016 euro pro capite del 2007 si è ora a quota 354 euro attuali, con una diminuzione del 64 per cento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a usare questo sito, siete d'accordo con l'uso dei cookie. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close