Un usciere di palazzo ducale racconta l’esperienza di una visita fatta a palazzo da una coppia di milanesi. E fa la foto dei problemi che abbiamo in senso turistico.

Rimasti colpiti dalla bellezza del centro storico di Martina Franca, i due signori chiedevano al loro interlocutore perché la città fosse così poco conosciuta: avrebbero dormito qui, se l’avessero saputo prima, invece di andare a dormire a Savelletri, perché quella la conoscevano.

C’è da temere proprio che non sia un caso isolato. Anzi. C’è, da molti anni ed evidentemente anche adesso, un problema serio nel farsi contattare dagli altri. Turisti “toccata e fuga”, quelli sì: ammesso che poi non vengano di mercoledì e che se vogliono bere una cosa al bar, ne trovano due di fila chiusi. Se arrivano nel primissimo pomeriggio, non ne parliamo. Se poi arrivano i tour operators internazionali di domenica e trovano il bagno di palazzo ducale chiuso, è tragica. Comunque, turisti che rimangono qualche ora, quelli ci sono. Ma chi resta a dormire? A spendere da noi?

Da oggi c’è un convegno internazionale, a Martina Franca: lo si deve anche a una nostra concittadina che, nell’ambito dell’organizzazione del convegno, ha fatto presente che Martina Franca poteva essere una buona scelta.

Da questo punto di vista, quando si va alla borsa internazionale del turismo e si fa la pubblicità sui mass media locali (che, si perdoni l’ovvietà, si rivolgono a un pubblico già a conoscenza di questo territorio) invece di proporsi ad operatori di altri territori, i risultati sono scarsini. Esempio: il Marocco sta facendo una campagna di comunicazione nelle emittenti, anche, del sud Italia: fra esse telenorba. Spot di continuo, risultati di contatto con il pubblico certi. Il Marocco non la fa mica alla tv marocchina, la campagna di comunicazione per farsi conoscere.

Quando non si risolve il problema di far fare quindici chilometri in più, per soggiornarvi, a quelli che, centinaia di migliaia ogni anno, arrivano ad Alberobello (che, secondo le indagini di mercato, è il posto turistico pugliese più conosciuto al mondo: un milione di visitatori ogni anno) i risultati sono scarsini.

Quando, al di là delle iniziative di nicchia, non si è conosciuti per altro, i risultati sono scarsini. E si potrebbe continuare.

Ci conosciamo noi, fra di noi: benissimo. Ma di gente che viene a soggiornare, a Martina Franca, ce n’è poca. Inutile nasconderselo. Centrali geograficamente, periferici per tutto il resto. Il problema esistenziale di questa parte del territorio è irrisolto, ancora.

Un pensiero su “Turismo e comunicazione”
  1. ma se a martina ,a oggi,27 maggio non si sà se ci sono eventi in città ,nn c’è una programmazione di eventi e iniziative,come si vuole far arrivare qualche turista
    in altre cittadine piu piccole limitrofe esistono gia i calendari estivi o almeno una bozza pubblica alla quale si andranno ad aggiungere altre iniziative
    qui invece nulla
    c’era un bando scaduto ormai da mesi x gli eventi estivi che fine ha fatto? ma marzo so passatiquasi tre mesi ……

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