In materia di Tasi-Imu il governo ormai sembra navigare a vista e scaricare sui comuni gli oneri di provvedimenti non certo popolari. Da una nota stampa diffusa da palazzo Chigi in queste ore si apprende che il governo presenterà un emendamento per concedere ai Comuni la possibilità di incrementare le aliquote oltre ai massimi attuali per concedere detrazioni alle famiglie e ai ceti più deboli. Tale incremento sarà tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo. Per quanto concerne la cosiddetta mini-Imu, il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni ha dichiarato: ”nel 2013 c’è stato un forte sgravio fiscale sulla prima casa. La mini Imu è una necessità dovuta a motivi equitativi data la natura autonoma dei comuni nella fissazione delle aliquote. Ma è un elemento modesto rispetto allo sgravio complessivo”. Con la cancellazione della seconda rata Imu 2013, ha aggiunto, ”si chiude una vicenda complicata che certamente è stata di grande difficoltà data anche la complessità della materia”. E intanto, come già abbiamo avuto modo di informare, i sindaci scendono sul piede di guerra nei confronti del governo centrale.

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