Il segretario regionale della Uil, Aldo Pugliese, che è anche responsabile di quel sindacato per la città di Bari, ha inviato un comunicato stampa in cui evidenzia la difficilissima situazione sociale e chiede, in particolare al Comune di Bari, che si faccia di tutto per evitare le stangate, a partire dalla Tares. Basterebbe, per esempio, fare i conti giusti. Sono quasi due mesi che lo andiamo dicendo, molti cittadini ce ne danno atto, ma le rappresentanze sociali di questa città, sulla Tares, non hanno ancora speso una parola. Non hanno detto una parola di richiamo a un’amministrazione comunale che fin qui ha sbagliato tutto, in tema di Tares. E quasi quasi, ora, pubblichiamo quello che è stato chiesto per Bari. Almeno lì qualcuno se n’è accorto. Di seguito il comunicato diffuso da aldo Pugliese:

 

Sarà un autunno caldissimo sul fronte della tassazione, serve l’impegno di tutti, Comuni in testa, per non appesantire ulteriormente il fardello fiscale sulle spalle già sovraccariche dei cittadini”.

 

Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, invita il Comune di Bari “a mettere in campo ogni iniziativa possibile per evitare le stangate, a cominciare da quella proveniente dalla Tares”.

 

Siamo in un momento delicatissimo – continua Pugliese – in cui quattro anni di pesantissima crisi si fanno sentire, eccome, sulle condizioni reddituali dei cittadini. E tasse e balzelli non fanno altro che peggiorare la situazione. Certo, comprendiamo che le risorse a disposizione dei Comuni sono state ridotte all’osso dalla scellerata politica dei tagli imposta dagli ultimi governi, tuttavia sarebbe opportuno impostare una programmazione economica condivisa che permetta di evitare, per quanto possibile, ulteriori ripercussioni negative sulle economie dei cittadini baresi e pugliesi”.

 

Il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari chiede al Comune del capoluogo di “fare chiarezza su quanto ricavato dalla lotta all’evasione fiscale, introiti che consentirebbero di dar vita a investimenti sullo stato sociale e di scongiurare aumenti di tasse e dei costi di tanti servizi essenziali per la quotidianità dei cittadini, come ad esempio il trasporto pubblico, evitando così i disservizi e i disagi a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi”.

 

Sarebbe opportuno – conclude Pugliese – avviare un dialogo approfondito sulla questione. In tanti Comuni del Centro e del Nord d’Italia il ricavato della lotta all’evasione fiscale ha rappresentato una preziosa ancora di salvataggio per non intaccare la qualità e la quantità dei servizi pubblici. Importare anche nei maggiori centri del Mezzogiorno tale meccanismo virtuoso non è impossibile, a patto che si agisca con volontà e determinazione”.

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