E’ accaduto a Martina  Franca, a pochi passi dal centro. È una mattina come tante, i ragazzi raggiungono la scuola, un istituto superiore alberghiero privato, temporaneamente situato in un hotel cittadino. I ragazzi  si aspettano di trascorrere le solite ore tra spiegazioni, interrogazioni e qualche messaggio scritto di nascosto al compagno per spezzare la noia. Ma tutto va diversamente e l’unica lezione alla quale assisteranno è  una ragazzina picchiata. Il direttore, preside, professore – oggi si sa bisogna essere versatili, soprattutto se non si hanno fondi per pagare gli insegnanti – accompagna i ragazzi verso l’aula ma viene bloccato dal personale della struttura che, dopo mesi e mesi di pagamenti insoluti, invita tutti ad andare via. Una scuola senza aule dalla sera alla mattino? No, una scuola che forse non è mai stata scuola.  La tensione cresce in un attimo, la scolaresca ignara di quel che accade si sente dire che: “Dobbiamo andar via da qui”.  Ad una simile affermazione, per logica, a chiunque sarebbe sorta una domanda spontanea “Perché?”, questa è stata la “colpa” della giovane studentessa che non essendo a conoscenza, delle pendenze dell’istituto verso l’albergatore, riceve non una risposta, ma una sonora sberla. La sua colpa è quella di aver posto una domanda, sgradita all’insegnante. Oggi però i ragazzi non sono quelli di una volta, che incassano silenziosamente e la ragazza reagisce  con rabbia, verso il suo professore, preside, direttore. Ne è nata una colluttazione, sotto gli occhi increduli dei compagni.  Prontamente intervengono alcuni collaboratori della struttura per p riportare la calma, tra le lacrime e le urla della ragazza spaventata e la rabbia dell’uomo. Un incubo, lo descrive chi ha assistito alla scena. Pensiamo ai genitori della ragazza che al mattino hanno lasciato la ragazza in questa scuola, senza immaginare quello che invece sarebbe accaduto. Fortunatamente scuole e insegnanti non sono tutti così.  La  scuola in questione ha ripreso le lezioni , questa volta in un altro albergo probabilmente ignaro della vicenda. Non sappiamo se la ragazza ha denunciato il professore, ma immaginiamo in che clima si svolgono le lezioni con la rabbia di chi insegna che può esplodere improvvisamente e la paura degli studenti di essere aggrediti dall’insegnante, preside ecc. ecc..

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