Dal 14 settembre le sedi distaccate di Manduria, Grottaglie, Martina Franca e Ginosa cessano di funzionare come tali e diventano, ai fini e per il tempo più oltre indicati, mere articolazioni logistiche del tribunale di Taranto. Questo è scritto nel decreto del presidente del tribunale tarantino che evidenzia la necessità di reperire archivi (tali diventeranno i locali a Martina Franca) evidenzia la necessità di proseguire almeno per qualche mese ancora con le attività che già erano state avviate nelle sedi distaccate, ed evidenzia anche i problemi organizzativi-logistici generali che la riforma, anche nel nostro contesto provinciale, provoca.

Ed ecco i fini e il tempo di utilizzo delle sedi distaccate del tribunale, fra cui quella di Martina Franca:

“le cause che non vengono introitate per la decisione o riservate per ordinanza fuori udienza saranno rinviate a una o più udienze cosiddette filtro o di smistamento, che i giudici coordinatori avranno cura di fissare entro e non oltre il 15 novembre e dalle quali i processi migreranno alle udienze della sede centrale nel frattempo calendarizzate. Eccezionalmente potrà essere usato il termine ultimo del 31 dicembre 2013.

Le udienze già fissate oltre il 15 novembre e quelle successive saranno rinviate, secondo un rigoroso ordine di sopravvenienza, alle corrispondenti udienze (coincidenti o vicine nel tempo) nel frattempo calendarizzate presso la sede centrale.

Dei rinvii fuori udienza sarà dato avviso con i mezzi più garantiti ma anche più ampi alle parti costituite con la sicura collaborazione della classe forense al cui Ordine il presente decreto va trasmesso.

Resta fermo che a partire dal 14 settembre (prorogato ex lege al 16) tutte le cause nuove vanno iscritte nei ruoli della sede centrale.

Gli affari di volontaria giurisdizione, a partire dalla medesima data, vanno iscritti e/o introdotti presso la sede centrale. Per quelli già fissati in udienze presso le sedi distaccate, la loro trattazione sarà limitata all’udienza con trasmissione del fascicolo alla sede centrale. Soltanto in caso di rinvii o completamento di atti istruttori potranno essere fissate ulteriori udienze le cui modalità di svolgimento, fermi i limiti di tempo sopra indicati, saranno disciplinate dai giudici coordinatori.

Le sentenze e i provvedimenti che necessitano di una formale intestazione avranno dicitura “Tribunale di Taranto” e porteranno l’indicazione della sezione d’appartenenza del giudice che li emana.

La individuazione del personale amministrativo necessario alle suddette funzioni e i tempi della sua destinazione sono attribuiti alla competenza del Dirigente amministrativo.

Il suddetto personale è chiamato a gestire gli affari e le udienze sopra indicati svolgendo le funzioni proprie del profilo professionale. Tuttavia gli atti di rilevanza esterna (vedi pubblicazione sentenze, attribuzione formula esecutiva), saranno di esclusiva competenza della sede centrale alla quale i fascicoli relativi saranno trasmessi”.

Il presidente del tribunale, Antonio Morelli, nella parte inziale del suo decreto datato 9 settembre, parla di decisione presa non optando per la proroga (pure possibile secondo la legge di riforma della geografia giudiziaria) “a causa delle prevedibili e gravi disfunzioni derivanti dalla coesistenza di un’utilizzazione a fini meramente logistici degli immobili già utilizzati a sedi giudiziarie distaccate e la concretizzazione funzionale dell’attività giudiziria nell’unica sede del Tribunale del capoluogo”.

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