Avevamo parlato nella scorsa edizione della questione riguardante la probabile chiusura della Scuola Carpari, che per anni ha rappresentato il fulcro culturale dell’agro martinese. A distanza di una settimana ci sono nuovi sviluppi. Lo scorso 3 febbraio si è tenuto un ulteriore incontro presso la sede della scuola elementare tra i genitori, gli insegnanti e le istituzioni pubbliche. Alla fine dell’incontro, il messaggio è stato chiaro ed univoco: la scuola di Carpari non chiude. Lo conferma anche una delibera regionale della scorsa settimana, in cui si dichiara invariata la situazione della struttura di formazione dell’agro. Ma le carenti iscrizioni rappresentano il principale problema.

I rappresentati politici, presenti all’incontro, tra cui l’assessore all’Istruzione, Antonio Scialpi; l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianfranco Palmisano, e il consigliere regionale, Donato Pentassuglia, hanno ribadito la volontà dell’Amministrazione a tenere aperta la scuola. Per chi si pone il problema di fondo: ci sono o non ci sono bambini da iscrivere. La risposta è positiva, a conferma del dato riportato da Scialpi il quale ha ribadito: “C’è una discrepanza tra gli iscritti della scuola materna ed elementare, in quanto i bambini della scuola dell’infanzia rappresentano un numero consistente. Ma, al momento dell’iscrizione, non tutti si iscrivono alla prima classe dello stesso istituto”. Un’ulteriore conferma a tal proposito, giunge dall’ assessore al Trasporto, Nunzia Convertini, che ha specificato che ben 60 bambini dell’agro si muovono con il bus verso la città.

La soluzione è ritrovabile, quindi, in un gioco di squadra tra scuola, Comune e genitori. Mossi da uno spirito di congregazione, le associazioni culturali del luogo si stanno muovendo in questa direzione. All’incontro ha preso, infatti, la parola il Presidente dell’Associazione Con.Carpari, Antonio Rodio, che ha illustrato il progetto concreto per sensibilizzare la comunità su questa situazione: “Abbiamo avviato nei giorni scorsi la campagna di sensibilizzazione “Una scuola per la contrada. La cultura non si ferma, tantomeno nell’agro”. Abbiamo diffuso un manifesto in cui abbiamo, in sintesi, riportato l’importanza e il privilegio che suscita l’iscrizione a Carpari. Come associazione senza scopo di lucro – ha concluso Rodio -, mettiamo la faccia e portiamo avanti questa battaglia, ma ci serve la totale collaborazione dei genitori”.

La riunione si è aggiornata per i prossimi 10 giorni, in cui si farà il punto della situazione a fronte del numero delle iscrizioni (che dal 3 febbraio saranno effettuate online) e dei risultati attesi dalla campagna di sensibilizzazione di Con.Carpari, che per le prossime settimane attiverà un dialogo con i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia che dovranno iscrivere i propri figli alla prima classe. Si attendono nuovi sviluppi della vicenda.

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