L’assessore alle Politiche della salute, Elena Gentile, oggi non si è presentata all’audizione in quinta commissione consiliare della Regione Puglia. Così è stata censurata dal consigliere regionale Fabiano Amati. Lei e l’attuale assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini. Non si è fatto, con l’assessore, dunque, il punto della situazione sulla sanità pubblica in provincia di Taranto, come invece era previsto. Di seguito il comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Regione Puglia, a proposito della nota di censura espressa da Amati:
Una nota di censura quella espressa ufficialmente dalla V commissione oggi in merito all’assenza ingiustificata degli assessori e dei livelli dirigenziali degli assessorati regionali ai Lavori pubblici e alle Politiche delle salute, a seguito della quale non è stato possibile fare il punto della situazione in ordine al nuovo ospedale di Taranto, nonostante la presenza dei vertici aziendali e dirigenziali della ASL.
L’iniziativa  è stata presa dal consigliere Fabiano Amati (PD). “Le commissioni consiliari – ha detto – sono le articolazioni del Consiglio regionale. Come gruppo consiliare abbiamo chiesto una modifica al regolamento per consentire che le sedute delle commissioni siano pubbliche. Se non rispondiamo di quello che facciamo – ha aggiunto – siamo corresponsabili agli occhi dell’opinione pubblica degli inadempimenti rispetto al programma concordato”.  Di qui la richiesta di censura nei confronti degli assenti ingiustificati che è stata condivisa dall’intera commissione. “Il provvedimento – ha stabilito il presidente della V commissione Donato Pentassuglia –  sarà esaminato nella prossima seduta del 17 luglio unitamente alle audizioni per il “Centro grandi ustionati” di Brindisi e all’ospedale di “Fasano-Monopoli”.
In precedenza è stato fatto il punto, attraverso le audizioni con i vertici aziendali e dirigenziali della ASL e dell’ARPA,   di un’altra situazione importante che riguarda la citta’ di Taranto: il Centro Salute e Ambiente, la struttura dedicata prevista d’intesa con il Ministero della salute (che ha erogato un finanziamento straordinario) per fare fronte in maniera adeguata alla emergenza ambientale e sanitaria del capoluogo ionico. Il dato rilevante emerso è che dall’1 ottobre prossimo potrà essere avviata l’attività essendo in fase di ultimazione le procedure relative all’assunzione del personale previsto. Sono state già definite le linee di intervento con un’area epidemiologica (potenziamento flussi informativi, registro tumori, mappe epidemiologiche, registri e studi epidemiologici particolari), il monitoraggio del contesto ambientale; il bio monitoraggio con progetti specifici,  in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, per verificare l’eventuale presenza di contaminanti nel latte materno, di piombo nei bambini e sull’eventuale rapporto tra inquinanti e rischio riproduttivo. Per agevole questo percorso saranno gli operatori del Centro Salute e Ambiente, nella fase iniziale, a recarsi presso gli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di base.  Particolare attenzione anche al potenziamento degli screening oncologici e alla modifica degli stili di vita.
I laboratori saranno concentrati nell’ospedale “Testa”.
Il Comune di Taranto è stato sollecitato a accelerare le procedure di acquisizione di alcune aree in fase di sdemanializzazione, dove potrebbe in futuro trovare ospitalità la sede di una struttura organica dedicata (auspicata dai vertici dell’ASL TA) che dia ai tarantini la percezione fisica di uno spazio specifico deputato ad assolvere tutto quanto connesso alle esigenze della prevenzione.
Sono state anche sottolineate le esigenze della durata congrua del progetto considerato peraltro che a seguito dell’attività in corso aumenteranno le richieste di prestazioni da parte dell’utenza, nonché di procedere all’assunzione di personale  a tempo indeterminato, presupposto indispensabile per un’azione organica e incisiva sul piano della prevenzione.
Il presidente Pentassuglia ha ribadito l’esigenza che il Centro parta dall’1 ottobre e  ha sottolineato l’impegno in corso con i parlamentari pugliesi finalizzato a reperire ulteriori risorse finanziarie statali, per il consolidamento dell’iniziativa e per il potenziamento del personale necessario.

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