Il Quotidiano di oggi esce con frasi forti: “A frenare Franco Ancona sarebbero le richieste di alcuni consiglieri di maggioranza di Martina Franca che vorrebbero candidarsi alla provincia”. Le parole di Martucci di sabato scorso, che lamentava “il pubblico silenzio assordante” di alcuni esponenti del PD sarebbero in tal senso coerenti con quanto affermato dal “Quotidiano”.

Ma cosa sta succedendo nel PD a livello provinciale? Intanto il documento dei famosi “4 ingenui” (Leggieri,  Cramarossa, Lafornara e Cervellera –  che  si sono immediatamente palesati nel ribadire la loro contrarietà alle larghe intese)  è stato chiaro. Ma alcune voci danno già per avvenuto un accordo tra Pelillo, Pentassuglia e Mazzarano.

Il PD locale ha indicato Pasculli come candidato consigliere, nonostante egli sia già capogruppo del PD (e a Martina è già un compito non facile tenere insieme il PD).

Il rischio è che prevalga la “linea Tamburrano” (la larga intesa tra PD e FI) appoggiata dalle ombre oscure del PD col rischio che il PD si rompa in mille pezzi: sorgerebbe il listone PD-FI e, di contro, piccole liste composte dai dissenzienti del PD. Insomma: una frittata che gli elettori  non capirebbero. Poi ovviamente vi sono partiti minori, come SEL che, per una questione numerica, se prevalesse la linea “Tamburrano” non vedrebbero neanche un rappresentante nell’ assise provinciale.

Appare comunque sempre più palese la natura masochista del PD.

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