Proprio nel giorno in cui viene arrestato il presidente della Provincia di Taranto, parla del tema-province il ministro Graziano Delrio. Di seguito le dichiarazioni del ministro riportate dall’Ansa:

“Il governo intende abolire le province ma questo non risolve il problema delle funzioni di area vasta.

Resta il problema delle modalità elettive, degli accorpamenti delle funzioni. Confido in un lavoro congiunto per una migliore organizzazione del livello provinciale”. Lo ha detto il ministro Graziano Delrio, in commissione Affari Costituzionali al Senato. (ANSA)

(foto: fonte ansa.it)

2 pensiero su “Province da abolire”
  1. DELRIO E IL …DEL I RIO ANTI PROVINCE.

    Il Ministro Delrio e non solo, prima di parlare dovrebbe informarsi bene sul ruolo delle province. Quanto costano e quali risparmi ricaverebbe dalla loro abolizione? Lo sa? Una goccia rispetto a quanto si ricaverebbe dalla chiusura di altri organi dello stato (perché per risparmiare, non chiudiamo il parlamento?), con l’aggravante anche della perdita di una rappresentanza territoriale fondamentale. Lo dichiara anche il ministro che non sanno come risolvere il problema delle funzioni!!! Fate funzionare quello che c’è, senza prendere in giro la gente!! Il Ministro dovrebbe anche leggersi bene la Costituzione e non chiedere consigli a Patroni Griffi autore del tentativo di cancellazione di tante province, incostituzionale e naufragato grazie all’iniziativa soprattutto del centrodestra (che anche su questa cosa ha costruito il suo recupero elettorale). Alla fine le proposte. Ok se Delrio vuole fare le città metropolitane, con l’assorbimento di province che VOLONTARIAMENTE aderiscono. Rispettare la Costituzione, la Carta Europea dell’autonomia locale e le leggi regionali, dovrebbe essere un dovere per ministri e parlamentari. Per l’eliminazione di qualche provincia, sempre per via costituzionale e dopo referendum previsto dalla Carta Europea, requisito primario ostativo, deve essere la storicità, ovvero da quanto tempo esiste. Chi ha secoli di vita e comunità, chi è nell’elenco previsto dai documenti propedeutici la Costituzione, non può essere cancellato per problemi di bilancio. Qualche bombardiere in meno ci permetterebbe di rispettare le comunità e la storia. Il Ministro pensi invece di farci avere i soldi almeno per la manutenzione di strade, scuole e per gli ammortizzatori sociali per i nostri disoccupati. A scuola pensiamo ci vanno anche i suoi figli.
    Un appello anche al TAR del Lazio per il ripristino del diritto di voto in almeno 8 province, sospensione pericolosissima e contraria a quanto previsto dall’art. 1 della Costituzione e dal 267/2000. Alla Corte Costituzionale chiediamo di far rispettare la Costituzione e la Carta Europea. Senza rimandare ulteriormente.
    Brusco Guglielmo Vice Presidente della Provincia di Rovigo – Rovigo 16.5 2013

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