L’Assessore uscente a ruota libera in una intervista che svela tanti arcani

 

Non riesce a esimersi Pasquale Lasorsa, avvocato e da tanti anni in politica a Martina Franca, ad accettare una intervista, nonostante i nostri rapporti sono stati tutt’altri che amichevoli, soprattutto per i nostri esuberanti caratteri. Le critiche reciproche le abbiamo sempre fatte dai rispettivi ruoli, lui da politico, io da giornalista. Ci conosciamo in pratica da più di 15 anni. Al politico Lasorsa ho sempre riconosciuto caparbietà, ma le critiche hanno riguardato alcuni repentini passaggi da destra a sinistra o viceversa, cosa che avviene ancora oggi e riguardano alcuni personaggi che con disinvoltura lo imitano.  Lasorsa è ospite a Facciamo Piazza Pulita (vedila qui) la trasmissione andata in onda su Puglia Press TV

Io non ho mai rinunciato alle mie idee a costo di essere schietto e rudere, e se la stessa rudità trovo da parte tua. Facciamo scintille

Iniziamo dai tanti partiti che hai cambiato da destra a sinistra

In realtà non si trattava di passare da destra o sinistra, ma di costruire un progetto che desse concretezza a un idea di città nuova. Nel centro destra, negli ultimi 20 anni, questo è stato impossibile. Il centro sinistra si presentava reduce da una serie di sconfitte, nonostante l’incapacità del Centro Destra a governare. Ebbi l’intuizione dieci anni fa, dopo aver maturato un’esperienza con Amo Martina nel 2007, di mettere insieme persone con estrazioni politiche differenti ma che avevano una omogeneità di vedute così è nata l’Amministrazione Ancona grazie, alle voci che lo componevano

Tu hai visto, durante il tuo percorso politico, diversi sindaci sul tuo cammino, ad iniziare da Leonardo Conserva con il quale fosti critico tanto da mettere in crisi la maggioranza d’allora  

In realtà iniziarono a manifestarsi i primi problemi, dopo un anno e mezzo di amministrazione.  Nel 2004, sia io che Martucci, venimmo espulsi da Alleanza Nazionale, proprio perché avevamo manifestato delle critiche. Da lì poi è iniziato un percorso autonomo con la lista Amo Martina che ci portò alle elezioni del 2007. Fu una bella esperienza

Dopo Conserva ci fu Franco Palazzo?

Sono stato all’opposizione per tutto il periodo di Franco Palazzo. Dopo di ché, abbiamo portato un nuovo progetto raffigurato in Franco Ancona, il quale metteva componenti diverse tra loro componenti, ma con una veduta di idee abbastanza forte sulla città e questo ha portato agli ultimi di dieci anni di amministrazione. Con Franco Ancona è durata 10 anni, il tuo rapporto con lui come lo definiresti?

Di lealtà, Ho sempre lavorato con la squadra, questo mi si di debba riconoscere, anche quando questa prendeva delle decisioni discutibili. Questo è il senso di fare politica per governare una città

E’ sempre stato un rapporto di amore con Franco Ancona?

Beh, devo dire tranne l’ultimo periodo.  Non ho compreso le sue mosse. Però è stato un rapporto improntato sulla leale collaborazione e fattiva operosità

Quando parli di mosse a cosa ti riferisci?

Non ho capito il non aver dato peso ad un distacco doloroso che si stava realizzando anni fa con il gruppo di Angelini, Maggi e Angelita Salamida. Con loro abbiamo perso un blocco; la possibilità di confrontarci e fare affidamento su tre consiglieri che erano stati fondamentali. L’esperienza del Pug poi è stata paradossale. Si è registrato un affossamento da parte dei settori che poi sono stati riconosciuti come quelli che dovevano esprimere il futuro della città.  Non ho ancora compreso perché è accaduto ciò.

Tu mi sei sembrato il maggiore sostenitore affinché il Pug venisse adottato?

Io ho fatto la mia parte lealmente, come sempre. La squadra aveva deciso di portare il Pug in Consiglio Comunale, Il Sindaco aveva dato questa indicazione, condivisa dalla maggioranza e, a decisione presa, si seguirono i fatti.  Ho messo il mio impegno affinché quell’obiettivo si realizzasse. Poi è stato boicottato proprio all’interno della maggioranza e da lì sono iniziate delle incomprensioni profonde e delle distonie di vedute tra me e Ancona

Era normale adottare un Pug senza una condivisione generale?

Poca comunicazione questo è vero. Qualcuno ha detto che sono stato tra i pochi a spiegare i contenuti di quel Pug. Tutto si è concentrato sulla forma e su: partecipazione sì o partecipazione no. Sono passati sei mesi da quella occasione di spiegare alle persone e non ai tecnici. Questo è stato un errore grave

Da chi sei stato tradito?

Io non parlerei di tradimento. Credo si sia conclusa un’operazione mirata ad arginare possibili voci distoniche, anche questa volta all’interno della maggioranza. La vicenda sia abbastanza evidente. Queste operazioni che si fanno dalla sera alla mattina, mettendo fuori gioco un candidato, lasciano il posto che trovano. Sono comprese da operazioni di bassa politica. Politica significa reggere i confronti, discutere e argomentare le proprie idee, non approfittare di mettere fuori gioco i possibili competitor. E’ questo che è avvenuto

Ad un certo punto eri tra i possibili pappabili alla candidatura di sindaco, poi piano, piano sono venuti fuori gli altri nomi: Nunzia Convertini, Francesco Aquaro ed infine Gianfranco Palmisano

In realtà è stato un confronto che non si è sviluppato sul merito delle proposte, né su idea di progetto politico che stava alla base, ma sui nomi. Un confronto estenuante e a tratti stressanti. Alla fine ha prevalso la linea più conveniente per chi, in questo momento, intende esercitare il controllo sulla coalizione di centro sinistra. Avevo parlato di rischio di egemonizzazione del campo del centro sinistra. Mi pare che la cosa sia andando in quella direzione

Quando si fa il nome di Palmisano tu hai una reazione che forse ti ha penalizzato. In pratica tutti, tranne che lui

In realtà non andava bene il progetto non lui. Il suo progetto. Era la contraddizione di quello che ci siamo sforzati in questi dieci anni. Contrario all’arma vincente che ci ha consentito di vincere le elezioni Il progetto Palmisano andava nella direzione sbagliava. Lo avevo scritto nel comunicato. Si puntava alla vittoria delle elezioni e non per la gestione della città, altrimenti non mi spiego perchè sono stato fatto fuori io da lui, mentre ha candidato gente come Giovanni Basta che fino a due mesi fa gli ha detto in faccia, in Consiglio Comunale: “tu non conosci la città”. Oltre a Basta che si è mostrato in questi anni ed uno dei più critici sull’innovazione ed un Angelo Gianfrate ex segretario della Lega

Nella Amministrazione uscente, c’erano tanti “Yes Man o Yes Woman” cioè, Consiglieri comunali capaci solo di alzare ed abbassare la mano.

Il punto è che questa Amministrazione sarà in mano a chi non ha condiviso nulla. Hai notato che Basta o Gianfrate non sono saliti sul palco in nessuna occasione? Li stanno mantenendo ai margini, ma con molta probabilità saranno eletti. Cosa ne verrà fuori? L’’esperienza venuta furori nel 2012 sta tramontando, ne sta nascendo un’altra

A Facciamo Piazza Pulita ho avuto, sia la Convertini che Palmisano. La prima ha detto che tu non sei stato mai tra i suo candidati, anche se la lista alla fine aveva un posto in meno. Il secondo ha detto che ti aveva proposto di candidarti in una lista civica.   

Si è vero che mi aveva suggerito questo, però la sua richiesta veniva pressata da svariati settori del PD dove, alla fine mi sembrava che una mia candidatura avrebbe un maggiore interesse politico e forse questo ha spaventato Palmisano. La Convertini è stata quella che mi ha comunicato il veto, aggiungendo che non erano tutti d’accordo, compreso Pentassuglia. Ma Gianfranco fu irremovibile.

Quindi, decisionismo solo di Palmisano, mentre Pentassuglia non c’entrava nulla?

Aspetta, dico quello che mi è stato detto al telefono.  Che io ci creda o meno è un’altra cosa. Credo ci fosse un disegno preciso: scongiurare la mia discesa in politica, in un primo momento a candidato sindaco. Escludere dalla competizione uno che un domani potrebbe dargli fastidio

Quando hai scoperto di non essere in lista? La Convertini ha detto che non sei mai stato candidato nel PD, nonostante sia stata presentata una lista monca.

La Convertini ha le gambe cortissime. Tutti sanno come sono andate le cose. Ad oggi non ho ricevuto una smentita dalle persone delle quali ho fatto il nome: Ho citato Maria Miali, Nanni Palmisano ed altri

Ma tu volevi la conferma dalle “mogli di Pulcinella”?

Io vorrei capire cosa azzecca una Elena Convertini con Angioletto Gianfrate o, piuttosto, una Tiziana Schiavone con Giovanni Basta? E’ davvero un progetto di Centro Sinistra? O un progetto funzionale solo alle scadenze elettorali del prossimo anno alle nazionali?

Si parlava comunque di una tua lista?

Noi avevamo messo una lista a sostegno della mia candidatura a Sindaco, perché ritenevamo ci fosse una successione naturale di molti. Una lista di persone che intravedevano in me una persona che aveva la possibilità di correre in questa sfida. Svanita questa occasione e presa un’altra strada.

Facciamo un gioco. Dimmi un aggettivo per ogni nome che ti faccio. Palmisano

Gianfranco Palmisano

Cinico

Ancona

Incomprensibile nelle ultimi passaggi

Nunzia Convertini

Falsa

 

Basta

Opportunista e potrei aggiungere anche furbo

Facciamo un passaggio sulla mancanza accettazione della lista CON di Emiliano. Chi è stato il regista di tutto questo?

Difficile pensare che Palmisano abbia fatto le sue scelte in dissenso da Pentassuglia. Penso che l’Assessore regionale abbia la paternità su tutto questo. Ma penso anche che, dietro tutto questo, ci sia il PD che sarebbe sparito con la lista CON.

Secondo te, se vince Palmisano il suo assessore all’Urbanistica potrebbe essere Franco Ancona?  

Dico che con me Ancona non avrebbe avuto bisogno di fare l’assessore. Con Palmisano potrebbe essere una scelta obbligata.

Insomma, ora appoggerai comunque il centrosinistra è Palmisano?

Non credo in una persona rivelatasi scorretta.  Se uno si comporta in questo modo c’è da pensare che continuerà ad essere così.  Quindi la risposta è No.  Palmisano non ha dimostrato la maturità per fare il sindaco di una grande città come Martina. Gli sgambetti sono da terza politica. Le scelte o le azioni, qualificano le azioni che si fanno in un verso e nell’altro. Una persona come lui non mi dà fiducia

E’ un tuo addio o un arrivederci?

La politica mi piace quando è utile alla gente, finché ne avrò voglia e questa passione la coltiverò

 

 

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