Il consigliere regionale Antonio Martucci critica aspramente i tagli imposti dalla Regione Puglia. Nel mirino i contributi alle famiglie per i libri scolastici. Di seguito il suo comunicato.

Pesanti tagli della Regione mettono in crisi i Comuni. Martucci: “È questo l’investimento sui giovani”
In un tempo di perdurante crisi economica in cui i portafogli delle famiglie pugliesi sono sempre più vuoti, la Regione Puglia continua ad incidere pesantemente sul sistema del welfare con pesanti tagli alle nostre economie.
Con delibera n. 1336/2013 la Giunta regionale ha approvato il Piano regionale di riparto del finanziamento per la fornitura dei libri di testo per l’anno scolastico 2013/2014. Sono ammessi al beneficio gli studenti residenti in Puglia, della scuola secondaria di primo e secondo grado, appartenenti a famiglie il cui indicatore I.S.E.E. non superi la soglia di € 10.632.,94.
“Leggendo i dati complessivi del territorio regionale balza immediatamente agli occhi il drastico taglio che la Regione ha effettuato sul contributo”, dice il Consigliere Regionale Antonio Martucci.
“Se per l’anno scolastico 2012/13, infatti, sono stati assegnati oltre 10 milioni di euro (10.049.787,00 euro) per l’anno scolastico in corso 2013/14 ne sono stati assegnati meno di 5 milioni (4.999.777,00 euro). Tagli indiscriminati che non si capisce bene a quale logica rispondano”.
“Un fatto grave – continua Martucci – perché a scorrere il dettaglio per ogni singolo Comune ci si rende conto del danno ai cittadini. Prendo solo due Comuni come esempio. A Taranto lo scorso anno sono stati assegnati oltre 340 mila euro (340.070,00 euro per 4.311 alunni) a fronte di soli 199 mila euro per l’anno in corso (199.226,00 euro per 4.328 alunni). Il Comune di Martina Franca risulta assegnatario quest’anno di soli 46 mila euro (46.032,00 euro per 1.000 alunni) a fronte degli oltre 94 mila euro dell’anno precedente (94.556,00 euro per 1.086 alunni). Il guaio – dice ancora Martucci – è che questi pesanti tagli sono avvenuti senza che il numero dei beneficiari sia diminuito”.
Per il Consigliere Regionale Martucci “è vero che i tagli sono imposti da parte del Governo centrale, ma è anche vero che le politiche legate all’istruzione spettano alle Regioni, sarebbe stato quindi auspicabile un reperimento di fondi presso altri capitoli di spesa di bilancio, senza trascurare che in parte si tratta anche di scuole dell’obbligo. Se consideriamo che per la spesa dei libri occorrono circa 300 euro, al Governo Regionale chiedo di provare a fare insieme qualche piccolo calcolo: cosa daranno i Comuni alle famiglie? È questo l’investimento sul futuro, sui giovani e sulla loro formazione? Ecco perché il nostro movimento dei Moderati e Popolari si trova all’opposizione, ecco perché ribadiamo il nostro secco ‘no’ alla politica di Vendola”.

2 pensiero su “Meno soldi per i libri scolastici”
  1. Perché non provate a mettere a confronto questa notizia con quella della scorsa settimana riguardante gli 800.000 euro che la regione Puglia ha destinato per la realizzazione del museo dedicato a San Martino?

  2. Meno libri per tutti e più musei diocesani!Meno latino ed inglese e più paramenti sacri!Torniamo allegramente verso l’oscurantismo clericale…
    PS come mai il Comune di Martina non ha presentato alcun progetto nel bando che finanzia invece il nuovo Museo diocesano?Piaceri e favori?Ai posteri l’ardua sentenza..Intanto beccatevi meno libri1

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