Si riceve e si pubblica comunicato stampa sottoscritto congiuntamente dai Consiglieri Comunali Antonio Martucci e Magda Balsamo.

Dopo un’acclarata ed ingloriosa fine del calcio martinese (la nostra città non meritava questo ennesimo schiaffo morale e civile, rivolto soprattutto ai tanti tifosi che da sempre, precisamente dal 1947 con il cuore e il campanilismo proprio della nostra martinesità hanno sempre seguito la propria squadra sia nel bene sia nel male), e dopo un consiglio comunale particolarmente animato, è bene che i nostri concittadini siano portati a  conoscenza delle numerose illegittimità che il sindaco, gli assessori, e i consiglieri di maggioranza stanno mettendo in atto senza remore e senza alcuna attenzione alle tante sollecitazioni e alle proposte di noi consiglieri di opposizione: ormai l’antidemocrazia ha sostituito la democrazia.

L’assessore Cervellera, così come il Sindaco stesso, nelle risposte a diverse interpellanze sottoposte in passato sulla questione dello scorrimento della graduatoria finalizzata all’assunzione di 25 persone che avrebbero reso possibile l’internalizzazione della gestione dei tributi locali, risposero dicendo che le numerose assunzioni sarebbero servite per costituire un ufficio tributi solido ed efficiente e per poter porre fine una volta per tutte al capitolo SOGET non appena fosse scaduto il contratto. Eppure ci si ritrova con un rinnovo, illegittimo in quanto deliberato dalla Giunta comunale dopo tre giorni dalla scadenza del contratto, cosa questa non possibile perché nella pubblica amministrazione i contratti scaduti non possono essere più rinnovati, e poi in quanto non è competenza della Giunta adottare provvedimenti in materia di affidamento di servizi pubblici, ma del Consiglio comunale. Le conseguenze sotto il profilo del contenzioso potrebbero essere gravi vista la nullità degli atti volti a rinnovare un contratto ormai inesistente.

Come al solito, nonostante aver enucleato diverse sentenze del Consiglio di Stato, e ricevendo la solita risposta “che se è stato fatto è perché si poteva fare”, noi come consiglieri, attenti alle problematiche sempre e comunque, stanchi ed esasperati dai silenzi assordanti o dalle risposte che offendono, non solo la nostra intelligenza ma quella dei martinesi, che in questi giorni, per l’ennesima volta, stanno pagando sia economicamente sia moralmente sottoponendosi a lunghe ore di fila per correggere i numerosi errori che per il terzo anno consecutivo continuano a verificarsi, per questo motivo, abbiamo chiesto al Presidente e al Segretario Generale che tutti gli interventi trattati in consiglio comunale, ivi comprese le delibere di consiglio del 6 maggio e 19 maggio 2015 relativi al rendiconto 2014, fossero inviati alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti e alla Ragioneria Generale dello Stato.

Restituire la legalità ad ogni istituzione è compito di ogni consigliere eletto dal popolo per difendere e tutelare tutti i cittadini, mai così disincantati, come in questo periodo, dai tanti scandali che stanno attanagliando il nostro Paese che è ormai diventato all’estero solo immagine di corruzione e tangenti.

 

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