È questo il titolo della ricerca sul comparto del tessile svolta sul territorio da Evelina Romanelli. L’analisi raccolta in un testo sarà presentato giovedì 22 Maggio alle ore 18.00 presso la sala consiliare del Palazzo Ducale. L’iniziativa promossa dalla Fondazione Nuove Proposte si pone come obiettivo di focalizzare l’attenzione su di un comparto che erroneamente viene oggi definito morto. Il testo è composto da due parti: una prima storico-descrittiva completato da foto d’epoca, mentre con un linguaggio più tecnico, viene tracciato un profilo del settore completato con i dati Istat, racchiusi in tabelle e grafici, dell’ultimo decennio. La seconda parte, più vicina alla vita quotidiana degli opifici e ai loro addetti, è caratterizzata da un linguaggio più discorsivo e raccoglie un faticoso lavoro on the road di conoscenza di alcune grandi imprese sul territorio. Ad esse si affiancano aziende accessorie che completano l’allestimento dei prodotti.
Sono riportate, inoltre, testimonianze orali con stile colloquiale, che non sminuiscono l’importanza della ricerca, ma ne esaltano semplicemente la genuinità conoscitiva tracciando la storia di aziende nate da piccoli laboratori familiari. Si affronta inoltre l’attuale proposito di autoimprenditorialità: progetto al quale si sono avvicinati alcuni ex dipendenti di un’azienda del territorio, attualmente in mobilità. Filo conduttore del testo è l’importanza della manifattura di qualità, nonché la tutela del Made in Italy, a cui devono mirare, nella difesa del prodotto, tutti gli opifici locali che hanno alle spalle una storia decennale e che oggi si affacciano su di un mercato in costante evoluzione. Il testo cerca di stimolare una maggiore curiosità nei riguardi del settore tessile in Valle d’Itria, nato dalle abili mani dei sarti, cresciuto nelle fiere dei “cappottari” ed evolutosi sul mercato internazionale.
La presentazione del saggio sarà solo una parte della serata, l’autrice infatti, coadiuvata dalla Fondazione Nuove Proposte, propone un convegno che abbia finalità di confronto e riflessione sul comparto. All’appuntamento culturale interverranno: il professore Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria presso il dipartimento FLESS dell’Università di Bari, l’economista Emanuele Di Palma, nonché Direttore Denerale della BCC San Marzano, l’assessora alle attività produttive di Martina Franca Nunzia Convertini, la Confindustria rappresentata dall’Avvocato Giuseppe Ancona, il segretario della Cgil Giuseppe Massafra e tutti gli operatori del settore. In Valle d’Itria si torna a parlare di Made in Italy, finalmente, una ricchezza da tutelare ed impiegare nei modi più opportuni al fine di debellare, si spera, una delocalizzazione diffusa spina nel fianco del settore manifatturiero.

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