Sabato 23 marzo 2013 ore 20,30.

In tutto il mondo si celebra l’ora della terra. Tutto spento dalle 8 e mezza alle 9 e mezza di sera, ore italiane, secondo quanto organizzato dal Wwf che così intende richiamare alla necessità di nuovi stili di vita, meno consumistici e più votati all’ecosostenibilità. A Martina Franca è spento per un’ora, dalle 20,30, palazzo ducale. E molti altri cittadini si sono mostrati sensibili.

Ed ecco l’altra faccia della medaglia.

La foto che pubblichiamo ci è inviata da un lettore. Quel puntino chiaro è la luce del bagno della scuola materna “Marconi”, lasciata accesa chissà da quanto (all’asilo il sabato non si va). Stasera alle 8 e mezza è così (e chissà che non ci siano altri edifici pubblici, scuole comprese, nella stessa situazione). Altro che risparmio. Questa è l’ora dello spreco, neanche l’unica. Con soldi pubblici, viene da aggiungere.

Un pensiero su “L’ora dello spreco”
  1. Non sono d’accordo sul titolo. Secondo me quello giusto è LA GIORNATA DELLO SPRECO. Infatti, alle ore 19,00 del 24 marzo 2013 nella scuola materna Marconi le luci sono ancora accese. Quindi, sono trascorse più di 24 ore, pari ad un giorno. Bisognerebbe conoscere i nomi dei responsabili e decurtare il maggior costo (=spreco) dal relativo stipendio. All’Amministrazione Comunale l’invito in tal senso.

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