Due comunicati in questo pomeriggio. Le opposizioni in blocco non ci saranno, domani, in consiglio comunale. C’è una questione procedurale che avanzano, i consiglieri delle minoranze. Dicono che domani si tratta di aggiornamento della seduta, a loro giudizio illegittima, dell’altro pomeriggio, e così diventa illegittima anche questa. Peraltro lo fanno con un comunicato non firmato. Ma sappiamo a chi farlo risalire. Siamo sicuri che tutti, ma proprio tutti, quelli delle minoranze ne siano al corrente? Mettiamo il caso di sì. Ma se ci sono smentite, pronti a diffonderle: per esempio il gruppo Udc non si è pronunciato. Ma perché il coordinamento Pdl parla di “nota congiunta consiglieri di opposizione” e cita i gruppi Pdl, Udc e IdeaLista, facendo intendere che è tutta l’opposizione, e non c’è una firma in calce a quel documento? Diciamo, per ora, del fatto che nessuno della minoranza va in consiglio comunale e parliamo del significato di diserzione di massa dall’aula consiliare.

Non ci saranno. Così non ci sarà il dibattito sulla Tares, così non ci sarà il dibattito sulla sanità, così non ci sarà il dibattito sull’allargamento di via Trento.

Loro, quelli dell’opposizione, dicono che andranno dal prefetto.

Ma intanto non vanno in consiglio comunale. E non vanno ad affrontare un dibattito su temi fondamentali per la città. Lo abbiamo detto per la maggioranza, il caso-Tares meritava il massimo dell’attenzione e ciò non sta avvenenendo. Lo diciamo per l’opposizione: il caso-Tares merita altro che il non essere in aula. Merita che questi rappresentanti del popolo dicano la loro, sulla consistenza di quel tributo. Se hanno qualcosa da dire.

Domani hanno la possibilità di fare una passeggiata, quelli della maggioranza. E sarà loro permessa dai loro avversari politici. Certo, ci sono i numeri, a dire che le cose non vanno, per la Tares. I numeri del costo del servizio. Ma in aula consiliare, chissà se mai sarà detta, una cosa del genere. Certo, ci sono i consiglieri comunali, anche della maggioranza, e le rispettive personalità possono anche far emergere i punti di vista non necessariamente allineati con quelli di chi ha combinato il pastrocchio. Ma l’opposizione, domani, non ci sarà.

La fortuna di una maggioranza può anche essere la sua opposizione.

Agostino Quero

 

5 pensiero su “L’opposizione affonda il dibattito Tares. Se lo sa”
  1. L’attuale opposizione, con a capo Marraffa, l’unica cosa di cui ha dato prova quando era maggioranza è stato il mancato svolgimento dei consigli comunali. Lì eccelleva la vecchia maggioranza. Adesso si stanno attaccando anche per l’aggiornamento del consiglio comunale ad una notifica messa nella buca della posta di una consigliera che stava in campagna e che, comunque, era presente in aula. Ricordo che un pò di mesi fa l’opposizione ha sbraitato per i costi conseguenti ad una riconvocazione del consiglio comunale. Oggi, tale discorso dei costi non è più valido. A chi chiede, a volte giustamente, le dimissioni della attuale maggioranza dico: ma avete presente da chi è rappresentata l’alternativa? Da chi non sarebbe buono a trovare l’accordo non sui provvedimenti ma, addirittura, sulla convocazione e svolgimento di un consiglio comunale. Bellissima la predica ai giovani di Marraffa, principale colpevole del mancato nuovo appalto dei rifiuti (giusto per stare in tema di tares) ed indimenticato esempio di democrazia nella sua veste di presidente del consiglio comunale (chiedete i filmati di quei consigli comunali da lui presieduti a Teletrullo, se sono ancora disponibili). Esperienza, per fortuna di Martina, di brevissima durata.

  2. il prefetto che le opposizioni invocano è lo stesso che qualche mese fa è venuto a Martina in visita istituzionale al consiglio comunale trovando i loro banchi vuoti?

  3. Mi sa che l’opposizione si sente già maggioranza, perciò non parteciperà alla seduta del consiglio comunale, in coerenza con i metodi del passato! Sicuramente, dell’allargamento della maggioranza ritengono corretto informare il Prefetto. E forse ci andranno!

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