Ogni anno, in questo periodo, viene stilata una classifica dei termini dell’anno appena trascorso, con molti di questi che, come neologismi, entrano a pare parte dei vocabolari di lingua italiana. Il 2012 appena trascorso ha, fra i suoi nuovi termini, «Spending Review», che indica in sostanza una revisione e (conseguente taglio) delle spese effettuate a livello pubblico, coincidente in sostanza con una minore disponibilità economica, o con la volontà di eliminare sprechi o casi di inefficienza. Con la legge 7 agosto 2012, n. 135, è stato avviato un processo di spending review in ogni ente, che vedrà la Politica seria e il Sindacato serio, impegnati a difesa di una riqualificazione vera e strutturale della spesa pubblica. E quindi sul terreno amministrativo le proposte che verranno discusse riguarderanno anche il nostro Comune.

Ne è convinto il consigliere comunale PD Aldo Leggieri, che aggiunge: “A tal fine, si è sostenuto per un sano e proficuo dibattito in sede di partito e non solo, la diffusione di un modello partecipato dei processi di cambiamento, promosso dal basso, dal singolo ente che, meglio di tutti, conosce il proprio bilancio, le modalità di impiego delle risorse strumentali e finanziarie, i margini di efficienza e risparmio disponibili. La burocrazia avrà un ruolo fondamentale in questo senso (con oneri e onori), anche alla luce del decreto legge n.174 del 10/10/2012 convertito in legge il 7 dicembre 2012 che ha visto nella sostanza modificare in modo forte il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) del 2000”. Leggieri, di fronte all’esigenza di garantire la tutela occupazionale e retributiva dei lavoratori messa a rischio dalle recenti decisioni di finanza pubblica, (oltre ai contenziosi da noi a Martina), sostiene in sintesi la necessità di avviare un confronto proficuo all’interno degli enti sull’impatto dei tagli, sui servizi, sui bilanci, sui progetti di riorganizzazione degli enti, sulle competenze mancanti, sui percorsi di riqualificazione del personale.

“Esistono spazi d’azione concreti per agire in questa direzione, dall’esame congiunto, che può essere attivato da subito in ogni amministrazione, agli obblighi di trasparenza recentemente rafforzati dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 (c.d. legge anticorruzione). Le informazioni sul quadro gestionale dell’ente, raccolte facendo leva su queste disposizioni normative, si devono tradurre in proposte di risparmio che vanno sistematizzate all’interno di “piani di razionalizzazione” (come da art. 16, d.l. 98/2011) per il recupero di risorse derivanti dell’eliminazione degli sprechi e delle inefficienze. Si tratta di affermare, ecco la discontinuità con il passato, presso il nostro municipio un nuovo protagonismo (degli amministratori pubblici e della classe dirigente locale in toto, con il contributo anche del sindacato con la S maiuscola dei lavoratori pubblici), finalizzato ad attutire le conseguenze dei tagli sugli organici e sui livelli qualitativi e quantitativi dei servizi, rivedendo i macro aggregati di spesa, il rapporto tra funzioni svolte all’interno dell’ente, esternalizzazioni e affidamento a società ed enti strumentali”.

Insomma per il consigliere PD un nuovo modello di P.A. da seguire esiste, è valido, ed è già stato sperimentato sul campo, attraverso delibere ed indirizzi precisi presso il comune di S. Angelo in Vado (provincia di Pesaro e Urbino) con la stesura del Piano di razionalizzazione 2012-2014. Leggieri reputa questo piano “davvero innovativo e puntuale”, e promette di discuterlo in futuro, “attraverso un tavolo di concertazione e magari anche attraverso un convegno aperto alla città e ai professionisti del settore. Servono le idee e il supporto di tutti. Perché la partita in gioco sarà strategica per il futuro. Quindi un appello a Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e alle Organizzazioni sindacali di comparto per porre le basi per una «condivisa scelta collegiale sulle decisioni», così come ho sollecitato in sede di interventi dai banchi del consiglio comunale, evitando diatribe che già abbiamo assistito sui giornali nelle settimane scorse. Dialogo, competenza, lungimiranza e visione d’insieme saranno le nuove strade da battere per il bene comune e il messaggio da trasmettere ai martinesi che si aspettano per quest’anno nuovo la vera svolta per il cambiamento e l’evoluzione del sistema”.

Carlo Carbotti

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