La Regione Puglia seconda per numero di firmatari

Una raccolta di firme per lo stop delle slot machine e dei giochi on line che ha avuto molto successo in Puglia, Campania e Calabria. La nostra regione, infatti, è risultata seconda per numero di firmatari e il Consiglio regionale, nelle scorse settimane, ha approvato la legge regionale con misure di contrasto e prevenzione. A comunicarlo è l’ufficio stampa dell’IDV, che rende noto il numero di firme raccolte, centomila. Di seguito la nota dell’Italia dei Valori:

C’è tanta Puglia tra le oltre 100mila firme che il Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, ha depositato ieri alla Camera dei Deputati a corredo del testo di proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Disposizioni per il divieto del gioco d’azzardo” presentato in Cassazione lo scorso luglio. “E’ incoraggiante lo sforzo compiuto da alcune regioni italiane in questo settore a contrasto della droga del nostro millennio – spiega Ignazio Messina – ma la migliore prevenzione e il miglior deterrente a questo male che rovina le famiglie e ingrassa la criminalità organizzata, è l’eliminazione completa del gioco d’azzardo. Per questo l’IDV ha raccolto migliaia di firme e la testimonianza che il tema sia molto sentito soprattutto al Sud viene dal numero di firme più consistente raccolto tra Campania, Puglia e Calabria”. “La proposta di legge, che prevede lo stop assoluto alle slot machine e ai giochi on line, conta in Puglia decine di migliaia di firmatari, tanto che la nostra regione è risultata la seconda per numero di sottoscrizioni”, spiega Massimo Colia, segretario dell’Idv Puglia presente con il pugliese Luciano Pisanello alla consegna delle firme. “La Puglia ha dato un segnale importante con l’approvazione della legge regionale e con le misure di contrasto e prevenzione in essa previste. Ora chiediamo allo Stato una normativa nazionale efficace e che ponga fine ad una piaga sociale che coinvolge 800.000 ludopatici in Italia. Il Parlamento ci ascolti e prenda a modello la nostra proposta di legge risolvendo il problema alla radice: eliminare lo Stato biscazziere che lucra sulle spalle dei cittadini. Sul fronte regionale, invece, continueremo a batterci per chiedere a Bari un maggiore sforzo nel sostegno sanitario delle tante famiglie pugliesi che hanno loro malgrado conosciuto le ludopatie. Qualche anno fa l’Università la Sapienza di Roma suonò un campanello d’allarme per la nostra regione, collocandola ai primissimi posti per ludopatie. Lo stesso studio ha mostrato come la Puglia sia terza in Italia per ‘giovani giocatori’ alle spalle solo di Campania e Basilicata. Ecco perché il nostro impegno sul gioco d’azzardo deve necessariamente proseguire puntando al recupero da una patologia capace di mettere in ginocchio, socialmente ed economicamente, la nostra gente”

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